Fabio Capello

Uno dei tecnici più vincenti della storia del Milan parla a cuore aperto della squadra ed evidenzia in Ibra e nelle lacune tattiche i problemi dei rossoneri

In un contesto calcistico altamente competitivo come quello attuale, le performance delle squadre sono sotto costante scrutinio pubblico e mediatico. Il Milan, uno dei club più titolati e seguiti a livello internazionale, non fa eccezione, soprattutto in seguito ad un periodo turbolento, culminato con una sconfitta pesante in Champions League contro il Liverpool. Questi eventi hanno spinto Fabio Capello, ex allenatore rossonero, a condividere le sue riflessioni sulla situazione attuale del club milanese in una lunga intervista concessa a ‘La Gazzetta dello Sport’.

Problemi tattici e organizzativi

Capello non risparmia critiche riguardo alla performance del Milan contro il Liverpool, evidenziando come gli aumenti di ritmo degli avversari mettano in crisi le squadre italiane, Milan incluso. Questo, per Capello, non è solo un problema di velocità, ma anche di organizzazione e tecnica, come dimostrato dalla difficoltà di marcare sugli angoli. L’ex allenatore sottolinea una lacuna sia organizzativa che tecnica nella squadra, nonostante l’apparente fiducia negli schemi di Fonseca.

Zlatan Ibrahimović
Zlatan Ibrahimović

La questione del leadership e del mercato

Una delle questioni centrali toccate da Capello è il vuoto di leadership e il mercato del Milan, citando direttamente l’influenza di Ibrahimovic all’interno della squadra e la necessità di un’accurata ricostruzione del centrocampo vincente dello scorso scudetto. Pone l’accento sull’importanza di migliorare la base piuttosto che rivoluzionarla completamente, una mossa che ha portato ad un’evidente mancanza di figure chiave in ruoli strategici.

Nuovi arrivi e strategie future

Nell’analisi di Capello si evidenziano anche le recenti scelte di mercato del Milan, con un’attenzione particolare su giocatori come Reijnders, Loftus-Cheek e Pulisic, e la vendita di giocatori promettenti come Kalulu. L’ex allenatore mette in discussione il contributo di questi nuovi acquisti alla coesione della squadra, segnalando una discrepanza tra le potenzialità individuali e il rendimento collettivo.

Il futuro di Fonseca e l’importanza di Ibrahimovic

L’intervista tocca anche il futuro di Fonseca alla guida del Milan, con Capello che si dice sorpreso dagli esoneri rapidi nel calcio moderno e sottolinea l’importanza di dare tempo agli allenatori, compreso Fonseca. Inoltre, suggerisce che la tensione agonistica necessaria potrebbe essere inculcata da figure carismatiche come Ibrahimovic, il cui peso all’interno dello spogliatoio è indiscutibile.

In conclusione, le osservazioni di Capello offrono uno spaccato accurato delle sfide che il Milan deve affrontare per ritrovare coesione e competitività. Tra problemi tattici, questioni di mercato e la necessaria leadership, il club rossonero si trova ad un bivio importante, con la prossima partita contro l’Inter che si profila come un momento cruciale della stagione. Ritrovare l’equilibrio perduto e rispondere alle critiche con prestazioni convincenti sarà fondamentale per il futuro immediato del Milan.

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ultimo aggiornamento: 19-09-2024


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