
Primo esonero in Serie A c'è anche la data (Foto Instagram - calcioblog.it)
Pronti via per la nuova stagione di serie A e si parla già di esonero dopo appena due giornate. Ecco quando verrà rimosso.
Il campionato italiano non lascia mai tempo per respirare, soprattutto quando le aspettative sono alte e i risultati non arrivano. È bastato un avvio stentato per accendere discussioni e polemiche, con tifosi e addetti ai lavori che si interrogano sul futuro di una panchina già bollente.
Senza ombra di dubbio, due sole giornate sono troppo poche per parlare di sentenze definitive, però il calcio moderno non concede pazienza e spesso anche i piccoli segnali possono diventare campanelli d’allarme difficili da ignorare.
L’esonero in serie A sembra già una certezza
La squadra in questione non è certo una delle ultime arrivate, anzi: parliamo di una realtà consolidata della Serie A, che nelle ultime stagioni ha saputo costruirsi un’identità precisa, attirando le attenzioni anche oltre i confini nazionali. Eppure, il nuovo corso sembra essere partito con il piede sbagliato. Due partite, due pareggi che sanno di beffa, perché in entrambi i casi la squadra era in vantaggio e ha subito la rimonta negli ultimi minuti. Una fragilità che pesa come un macigno, non solo in classifica, ma anche sul morale di un gruppo che avrebbe dovuto iniziare il campionato con ben altre ambizioni.

Il nome che circola con maggiore insistenza è quello di Ivan Juric, allenatore dell’Atalanta. La Dea, dopo anni di grandi soddisfazioni e di un percorso europeo da protagonista, sta vivendo un momento delicato di transizione. Juric era stato chiamato per dare nuova linfa a un progetto tecnico che aveva bisogno di rinnovamento, però i primi segnali non sono incoraggianti. I tifosi hanno già fatto sentire il loro malumore, soprattutto per quelle disattenzioni difensive che hanno riportato alla mente vecchi fantasmi che si sperava fossero ormai archiviati.
Da più parti filtra la sensazione che la società voglia concedere ancora un po’ di tempo al tecnico, ma fino a un certo punto. Infatti, in agenda spunta già una data che potrebbe diventare decisiva: la pausa di ottobre, quando il campionato si fermerà per gli impegni delle nazionali. Quel momento, storicamente, è considerato il più adatto per eventuali cambi in panchina, perché permetterebbe a un nuovo allenatore di lavorare subito con calma e impostare la stagione con una certa continuità.
Per ora Juric resta saldo, almeno ufficialmente, ma senza dubbio la prossima serie di partite sarà fondamentale per il suo futuro. Se l’Atalanta non dovesse riuscire a invertire la rotta e a portare a casa vittorie convincenti, la società potrebbe davvero optare per una svolta. Il calcio, del resto, vive di equilibri sottilissimi: oggi sei al centro del progetto, domani puoi ritrovarti con una valigia pronta. E la sensazione è che a Bergamo i giorni della fiducia incondizionata stiano già finendo.