
Inter, è arrivata la notizia più brutta: tifosi distrutti - Calcioblog.it (screen Youtube)
La stagione dell’Inter è stata un percorso a ostacoli: l’addio di Simone Inzaghi ha lasciato un vuoto difficile da colmare, con Cristian Chivu chiamato a gestire una squadra in piena transizione.
Il Mondiale per Club è stato un’occasione mancata: la sconfitta per 2-0 contro il Fluminense ha chiuso una parentesi internazionale che si era aperta con grandi ambizioni. Le tensioni interne, acuite da dissidi tra i protagonisti, hanno creato un clima pesante nello spogliatoio, con il caso Lautaro Martínez–Calhanoglu a mettere in evidenza crepe nella convivenza del gruppo. Era il momento peggiore per l’ambiente nerazzurro, già alle prese con le ferite europee e il mancato scudetto.
Ma proprio quando si intravvedeva uno spiraglio di positività, con l’arrivo di nuovi innesti e un clima che finalmente sembrava ritrovare compattezza intorno all’allenatore emergente, arriva una notizia che rischia di gelare i cuori dei tifosi. L’Inter, insieme a Milan e Lazio, dovrà digerire una notizia che di sicuro non farà piacere ai tifosi.
Niente licenza EA Sports per l’Inter: tifosi gelati
Per i supporter dell’Inter si tratta di una ferita delicata: che si tratti di versione fisica o digitale, il cuore rappresenta parte integrante dell’identità nerazzurra. In EA Sports FC 26, i nerazzurri compariranno sotto un nome neutrale, con maglie senza l’inconfondibile stemma nerazzurro e colori legati a alla storia. Niente San Siro, sostituito da uno stadio generico, e la frase “FC Internazionale Milano” avrà una vibrazione più formale che emozionale. Questa perdita si colloca in un quadro più ampio: anche top club come Barcellona, Manchester United e Arsenal hanno scelto scenari e accordi alternativi, rendendo la presenza in licenza ufficiale sempre più un imprinting sfuggente, non più garantito automaticamente.

Il progetto di EA Sports FC 26 risentirà di questa lacuna: i fan di Lazio e Atalanta dovranno abituarsi a scoprire simboli differenti o privati dell’inconfondibile logo, così come accadrà per club di altissimo profilo come Corinthians, Flamengo o Pumas. Un fenomeno che mette in luce la crescente frammentazione tra il mondo reale del calcio e quello digitale: i diritti di licenza, un tempo elemento da considerare soltanto per l’abbigliamento, ora stanno dettando condizioni e rapporti d’immagine anche nel gaming sportivo. In prospettiva, il peso di questa esclusione potrebbe spingere l’Inter a ridisegnare la sua presenza digitale: accordi alternativi con altre piattaforme, l’ideazione di pacchetti di contenuti ufficiali extra-gaming o un rilancio nei canali proprietari. La necessità di mantenere viva la passione nerazzurra passa anche dalla cura dell’esperienza virtuale, ormai compagna quotidiana di tifosi, soprattutto per i più giovani.