
Vlahovic scaricato definitivamente: "Un milione al mese buttato" - Calcioblog.it (Screen Youtube)
Non è certo un segreto che tra Vlahovic e la Juventus l’amore sia naufragato in un divorzio annunciato. Il serbo va incontro a un destino infausto ed è stato, di fatto, scaricato senza mezzi termini.
La situazione in casa Juventus inizia a farsi complessa, soprattutto sul fronte attaccanti. Tra partenze mancate e trattative in stallo, la dirigenza della Continassa deve fare i conti con un problema che da settimane tiene banco: Dusan Vlahovic. Il centravanti serbo, acquistato a peso d’oro dalla Fiorentina, ha un contratto in scadenza tra un anno e ogni tentativo di rinnovo è naufragato nel nulla. Le richieste economiche fuori scala, l’atteggiamento del suo entourage e l’assenza di proposte concrete hanno fatto montare la tensione. Damien Comolli, direttore generale bianconero, aveva sondato la strada della risoluzione consensuale per sbloccare la situazione e liberare spazio salariale. Ma si è trovato di fronte a un muro: il team Rustic, che rappresenta il giocatore, ha chiesto una buonuscita da dieci milioni di euro, cifra giudicata inaccettabile dalla società. A rendere il tutto più complicato c’è il rifiuto di Vlahovic a tutte le alternative finora emerse.
Ha detto no all’Arabia Saudita nonostante un’offerta mostruosa a livello di ingaggio, così come ha chiuso le porte al Milan di Massimiliano Allegri, che lo avrebbe voluto ma a cifre più contenute. Così il rischio per la Juventus è fin troppo chiaro: ritrovarsi a gestire per un’altra stagione un ingaggio da 12 milioni per un giocatore ormai fuori dal progetto tecnico e, a conti fatti, destinato alla tribuna. Una zavorra pesante, in termini economici e sportivi, per una squadra che con Igor Tudor vuole cambiare pelle.
Vlahovic-Juve, Galeone ci va giù pesante: “Tecnicamente vale zero”
Se la dirigenza juventina deve fare i conti con un nodo economico e contrattuale, c’è anche chi mette in dubbio la dimensione tecnica di Vlahovic. È il caso di Giovanni Galeone, che in un’intervista rilasciata al quotidiano Libero ha usato parole taglienti e senza possibilità di fraintendimento: “Il problema è Vlahovic: ho sempre amato i calciatori croati o serbi, quelli il cui cognome finisce in ‘ic’. Ma Dusan è tecnicamente a zero, non riesce a stoppare un pallone. E guadagna un milione al mese. Per questo dico: i fondamentali vanno curati sempre”.

Un giudizio netto, che riflette un malcontento latente anche tra i tifosi bianconeri. Il rendimento del serbo è stato deludente soprattutto nell’ultima stagione, con prestazioni opache e un feeling con il pubblico ormai deteriorato. Il paragone con i giorni esaltanti vissuti a Firenze è impietoso: lì era il faro, il terminale offensivo dominante. A Torino, invece, la sua parabola è drasticamente in picchiata. I fondamentali citati da Galeone non sono una provocazione, ma un richiamo a una verità che molti allenatori non ignorano: se non sai controllare un pallone, è difficile fare la differenza. E con un ingaggio pesante come quello di Vlahovic, i margini di tolleranza si riducono.