Aggiornamento 00.10 – Le condizioni di Carmelo Imbriani sono disperate. L’ex calciatore si trova in coma irreversibile, le speranze di una ripresa sono davvero poche, ma intanto è stato risolto “il giallo” attorno alla notizia della morte diffusasi in serata. Pare che la prima fonte a parlare di decesso sia stata la fanpage ufficiale della Lega Calcio Serie A, da lì si è propagata anche in tv (Sky l’ha riportata sia durante il suo telegiornale sia in diretta durante lo speciale sulla Champions League per bocca di Fabio Caressa) e in rete. Circa un’ora dopo è stato il fratello di Imbriani a smentire tutto a Sky Sport 24.

Aggiornamento 23.36 – Il fratello di Carmelo Imbriani ha smentito a Sky Sport 24, lo stesso media che aveva per primo dato la notizia, che l’ex calciatore sia morto oggi. Il congiunto di Imbriani ha ribadito che il fratello si trova in gravi condizioni e lotta fra la vita e la morte in un ospedale di Perugia, ma ne ha smentito la scomparsa.

Carmelo Imbriani, la notizia della morte smentita

Carmelo Imbriani è morto. L’ex calciatore cresciuto nella primavera del Napoli, squadra nella quale ha militato fra il 1993 e il 1996, ed allenatore del Benevento prima della scoperta della malattia, è stato sconfitto dal linfoma che lo aveva colpito lo scorso anno. Non sono bastate le cure e il ciclo di chemioterapia a cui si era sottoposto come aveva raccontato in un accorata intervista nell’ottobre 2012 a Il Mattino.

Il calcio, soprattutto nelle ultime settimane, si era stretto attorno ad Imbriani. La dedica di Hamsik dopo il gol segnato al Catania al San Paolo, gli striscioni della Curva B azzurra, il pensiero rivolto all’ex giocatore da Agazzi a nome di tutto il Cagliari dopo il pareggio interno con il Milan, i messaggi di tanti colleghi, da Francesco Totti a Modesto. I tifosi avevano visto più volte calciatori di diverse squadre con la maglia “Imbriani non mollare” prima delle partite. Un bel gesto che ha dato all’ex giocatore e alla sua famiglia motivo di conforto, il calcio, che era stata tutta la sua vita, non lo aveva abbandonato e dimenticato in un momento di grave difficoltà.

Imbriani, classe 1976, nasce seconda punta. Il esordio con la prima squadra del Napoli arriva grazie all’allora allenatore azzurro Marcello Lippi prima che Vujadin Boskov provi a lanciarlo da titolare nel maggio 1995. La sua carriera non decolla ed inizia la classica trafila nelle serie inferiori. Pistoiese, Casarano, poi al Genoa in Serie B dove divenne stabilmente un centrocampista sotto la guida di Gigi Cagni.

Nella sua peregrinazione giocò per 5 stagioni a Benevento, rimase nella città campana come allenatore delle giovanili prima di accettare l’incarico di primo allenatore nella stagione 2011/2012. In estate ha dovuto lasciare l’incarico al suo vice, poi esonerato per i cattivi risultati della squadra, dopo che gli era stata diagnosticata la malattia per le cui conseguenze è scomparso oggi.

La notizia della sua scomparsa ci raggiunte in questa serata del 13 febbraio 2013, le nostre condoglianze alla famiglia.

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ultimo aggiornamento: 14-02-2013


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