La Juventus potrebbe non farcela a trattenere a lungo Paul Pogba. Ad affermarlo è stato proprio il presidente Andrea Agnelli durante il suo intervento al convegno ‘Leaders in football‘ che si sta tenendo in questi giorni a Londra presso lo Stadio Stamford Bridge. Il massimo dirigente juventino ha usato questo esempio per esprimere le sue preoccupazioni sulla situazione del calcio italiano, in grande ritardo rispetto alla concorrenza europea che ha a disposizione ingenti somme di denaro per costruire squadre molto competitive.

“Se la situazione italiana non cambia, sarò costretto a cedere i giocatori migliori, come per altro è già accaduto ad altri club. Di fronte a una grande offerta per Pogba, per esempio, non avremmo la forza economica per trattenerlo. Da dieci anni a questa parte il calcio italiano non è cresciuto a sufficienza per competere con i principali campionati in Europa, la Serie A non è più una destinazione finale, ma una destinazione transitoria dove i campioni si fanno conoscere per poi emigrare verso campionati più ricchi, nei quali possono guadagnare di più”.

Anche la Juventus potrebbe essere costretta a ridimensionare la propria rosa e quindi anche le proprie ambizioni, nonostante nell’ultimo mese Beppe Marotta abbia più volte affermato ai microfoni dei media che molto presto la società annuncerà i rinnovi dei contratti per Pogba e Vidal. Perdere due giocatori del genere potrebbe essere una sciagura per il club bianconero, anche perché gli altri big della rosa potrebbero decidere a loro volta di espatriare alla ricerca di un compenso più alto.

Il presidente Agnelli ha anche manifestato il suo disappunto per come molte società europee, concorrenti della sua Juventus in Champions League ma anche per quello che riguarda le sponsorizzazioni, continuino a disattendere le regole del fairplay finanziario deciso dalla UEFA, unico strumento che potrebbe permettere alle società italiane di restare competitive in Europa. Questa l’idea di Agnelli:

“Se le regole del fairplay finanziario continuano a non essere applicate, non è da escludere che possa nascere una Super Lega Europea, una competizione ‘chiusa’ al di fuori dell’Uefa”.

L’idea di creare una ‘Super Lega’ con i club europei più importanti circola già da metà anni 90, anche se oggettivamente si tratta solo di un’utopia; quali club entrerebbero a far parte di questa nuova ‘Super Lega’? Che fine farebbero le federazioni nazionali? Agnelli è così sicuro che una ‘Super Lega’ indipendente possa piacere ai tifosi e quindi anche agli stakeholder del sistema calcio?

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ultimo aggiornamento: 10-10-2013


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