Arrivano finalmente conferme da Parigi: Jeremy Menez, talento francese ancora in parte inespresso, ha un accordo di massima con la Juventus. Manca la firma, ma c’è più di una parola tra le due parti, con l’amministratore delegato Marotta in prima linea nel mantenere saldo il patto fatto con il fantasista francese.

Una classica “occasione di mercato”, citando lo stesso dirigente bianconero, a parametro zero con le mosse giuste al momento giusto: il problema è che Conte deve sciogliere le riserve (non caratteriali, checché se ne possa pensare) ma tecniche in tutto e per tutto. Sarà l’allenatore a dare eventualmente l’okay, ma per lui Menez può essere l’upgrade di Giaccherini ovvero anche l’alter ego di Pepe, ormai difficilissimo da recuperare anche in prospettiva.

In pratica per Conte va bene Menez a patto che escano almeno 3 giocatori offensivi, e anche se può essere un interno offensivo di centrocampo di quelli che stuzzicano le fantasie del tecnico bianconero, per lui l’attuale centrocampo non va toccato anche perché ci sarà da mettere in conto l’anno in più di Pirlo (vicino il rinnovo per lui) che tra l’altro seguirà l’estate mondiale. Ma su questo nome, ovvero quello di Menez, la dirigenza insiste per concludere il prima possibile.

In cambio magari i vertici della Vecchia Signora accontenteranno il tecnico non solo con un prolungamento da 4,5 milioni a stagione, ma anche con un acquisto (uno solo, però) di grande valore e di grande sacrificio economico. A patto però che gli esuberi reali della squadra vengano sistemato senza problemi nella prima parte della prossima sessione estiva di mercato.

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