L’Etihad Stadium è pronto per accendere i riflettori sulla Champions League, domani sera seconda giornata del Gruppo E con esordio casalingo per il Manchester City del tecnico cileno Manuel Pellegrini; avversaria di turno la Roma sbarazzina di Rudi Garcia, curioso come tutto il popolo giallorosso di saggiare la qualità continentale di una squadra che in Italia da più di un anno mostra ottimo calcio. A dire il vero anche il primo turno ha dato indicazioni interessanti a riguardo: i Citizens hanno perso all’Allianz Arena contro il Bayern Monaco, tre punti invece per i capitolini contro uno svagato CSKA Mosca all’Olimpico.

La truppa romanista è già a Manchester dove nel pomeriggio ha effettuato il primo allenamento in terra d’Albione prima della consueta conferenza stampa di presentazione; ha parlato prima il tecnico di casa che sa che domani non sarà facile contro la compagine italiana, anche alla luce della necessità per il City di fare punti dopo il ko all’esordio:

“La Roma è una grande squadra non solo perché sta andando bene ora, ma anche l’anno scorso ha fatto bene. Garcia è un tecnico preparato che ha squadra tecnica composta da giocatori veloci -riporta VoceGiallorossa.it-. La formazione? Domani vedrete gli undici di partenza. Fernando è out, ma Jovetic è stato convocato. Il ko contro il Bayern? Anche la scorsa stagione abbiamo perso la prima gara contro il Bayern, in casa nostra però e quindi era una situazione peggiore”.

Poi è stato il turno degli ospiti, con Rudi Garcia e l’inglese Ashley Cole che si sono presentati in sala stampa intorno alle 19 ora locale (le 20 in Italia); per il terzino ex Chelsea è un dolce tornare nel suo Paese, felice ora come ora di difendere i colori della Roma:

“Mi trovo bene, sarà bello vedere Hart e Lampard. Non me l’aspettavo di giocare contro di lui. Amo l’Italia. Ovviamente è diverso che in Premier League. Il calcio è tecnico, noi siamo una bella squadra e sono felice dove sono. Lampard in gol contro il Chelsea? Immagino non gli sia piaciuto, ma è il suo lavoro e Frank ha fatto il suo dovere. La decisione del Chelsea di lasciarci non è stata sbagliata. Per me sono stati 8 anni importanti e adesso sono un giocatore della Roma. Potrei giocare meglio di adesso, ovviamente se mi sarà concesso di giocare più partite. Pressione per il City? Certo, più per loro che per noi, ma possono contare su giocatori affamati. Sono più forto, ma dobbiamo concentrarci su noi stessi”.

Poi è il turno dell’allenatore, Garcia non si spaventa e infonde ottimismo all’ambiente secondo il concetto per cui gli inglesi hanno più necessità della Roma di far punti:

“Abbiamo tre punti, abbiamo iniziato bene e avremo la possibilità di giocare senza pressione. Dopo il sorteggio tutti davano questa partita per persa, per cui noi all’Etihad abbiamo solo da guadagnare. Il City è una squadra di possesso come noi. Li abbiamo studiati e hanno giocatori in grado di accelerare il gioco dopo un possesso quando creano spazi. Domani vedremo che atteggiamento avranno, noi dovremo essere bravi a rispondere e fare in modo di recuperare la palla per usarla bene, perché ci sarà anche un piano offensivo per noi. Le partite di Champions sono molto facili da preparare perché non ho bisogno di motivare i giocatori”.

Parole a volte di circostanza, di sicuro di rispetto, fatto sta che non conteranno più nulla quando fra meno di 24 ore comincerà la partita: il City proverà a schiacciare una Roma che è pronta per l’esame. Se lo supererà potrà considerarsi una grande.

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ultimo aggiornamento: 29-09-2014


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