Antonio Di Natale ricorderà a lungo il 23 novembre 2014, giorno di numeri tondi e importanti: contro il Chievo l’ormai mitologico attaccante dell’Udinese ha giocato la partita numero 400 in Serie A segnando il 300esimo gol in carriera, 200 di questi realizzati nel solo massimo campionato. Giovanili Empoli, dopo due anni a farsi le ossa tra Iperzola, Varese e Viareggio, proprio nella cittadina toscana ha cominciato a fare sul serio, prima in cadetteria quindi tra i “grandi“: è mister Silvio Baldini a credere fermamente in lui, con Tommaso Rocchi forma una bella coppia offensiva, il suo primo gol in A lo sigla al Como nel settembre di 12 anni fa.

Quell’anno il club del presidente Corso si salva grazie anche ai suoi gol, va peggio la stagione successiva, così nel 2004 decide di trasferirsi a Udine dove con Di Michele e Iaquinta compone un tridente velenosissimo, tanto da portare i friulani per la prima volta in Champions League grazie al quarto posto finale. E’ l’inizio di una storia d’amore totale, condita da giocate di classe e vagonate di gol, solo due piccoli tentennamenti come quello del 2010 quando le avances della Juve stavano per strapparlo al pubblico friulano, o quello dello scorso anno, amareggiato e criticato (???) annunciò di smettere a fine campionato. Poi però è rimasto, per scrivere la storia.

Duecento gol in Serie A non si segnano se in qualche modo non si è dei fenomeni, come del resto Totò lo è sempre stato fin da bambino, quando ancora ragazzino a Empoli giocava coi bambini di due-tre anni più grandi; Maradona l’idolo indiscusso, poi Roberto Baggio che ora punta per il sesto posto nella classifica marcatori all-time in Serie A: attualmente è settimo dietro gli inarrivabili Piola (274) e Totti (237), ma avanti a lui può metter nel mirino Nordahl (225), Meazza e Altafini (216), oltre che il già citato Divin Codino che si fermò a quota 205. Professionista ineccepibile, amato e non solo a Udine, a fine gara è stato giustamente celebrato anche da mister Stramaccioni:

“L’amarezza più grande è quella di non aver potuto festeggiare con una vittoria il grande traguardo raggiunto da Totò Di Natale: 200 gol in Serie A sono qualcosa di straordinario che resterà per sempre nella storia del calcio. Ottenuto per la maggior parte in una città come Udine e non in una big, vuol dire che stiamo parlando davvero di un grandissimo campione”.

Ha sempre segnato con regolarità fuori dal normale, ma quest’anno a 37 anni suonati sta addirittura facendo meglio di sempre: è già in doppia cifra con 11 gol stagionali in 12 partite, dove vorrà arrivare il capitano e numero 10 dell’Udinese?

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ultimo aggiornamento: 24-11-2014


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