Calciomercato Juventus: il dg Giuseppe Marotta ha fatto il punto sulle trattative dei bianconeri parlando a pochi minuti dal fischio d’inizio di Udine. Poco prima che allegri e i suoi conquistassero la decima vittoria consecutiva in campionato battendo l’Udinese di Colantuono per 4-0, Marotta interveniva ai microfoni di Premium Sport per rispondere principalmente ad alcune domande di mercato. Si parla da giorni del Real Madrid pronto a riprendersi subito Alvaro Morata, ma il dg della Signora smentisce seccamente:

“Da parte nostra non c’è nessuna intenzione di approcciare col Real o con nessun’altra squadra per Morata. Non abbiamo mai pensato di cederlo. E’ un pilastro di questa squadra, è un giovane che è diventato una realtà. Noi siamo abituati a tenere questo tipo di giocatori. Mandragora? Domani speriamo di definire la trattativa col Genoa”.

Insomma, la Juve non vende i campioni, anzi acquista altri calciatori che in futuro lo potranno diventare. È anche per questo che nel mirino di Madama sono finiti anche i talenti belgi Praet e Tielemans:

“Il nostro obiettivo è quello di monitorare e poi eventualmente acquistare giovani che possano rappresentare il calcio del domani. Obiettivi per il mercato di gennaio? Migliorare le squadre in testa alla classifica non è facile. La nostra è una rosa competitiva per i nostri obiettivi e poi i giocatori importanti che possono fare al caso nostro non sono trasferibili. Difficilmente faremo un grande colpo in questa finestra di mercato”.

La Juventus non ha nulla da riparare dunque e di occasioni al momento non ve ne sono all’orizzonte. Ecco perché Marotta e il diesse Fabio Paratici si stanno concentrando sui giovani: dopo Mandragora, toccherà a Sensi e poi ancora a Rogerio e Locelso, talenti sudamericani che saranno presumibilmente acquistati e prestati in provincia. Quanto alle polemiche sulla nazionale, la Juventus è stata tra le squadre che hanno detto no allo stage previsto da Conte dall’8 al 10 febbraio essendoci da giocare il 12 Juve-Napoli:

“La Nazionale rappresenta un patrimonio dell’Italia calcistica. Noi dobbiamo metterci nella condizione di favorire questo sviluppo ma dall’altra parte c’è un’attività straordinaria dei club che sono impegnati in diverse competizioni. Questo porta al fatto che la disponibilità è relativa, ma Conte è molto bravo e risolverà anche questa vicenda. Anche nelle altre nazioni europee gli stage non sono mai stati utilizzati. Il nostro ct saprà adattarsi a questa situazione e – conclude – saprà motivare il gruppo.”

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ultimo aggiornamento: 17-01-2016


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