Si è spento la notte scorsa, tra l’11 e 12 gennaio, Giovanni Custodero, il ragazzo di 27 anni che dal 2017 era affetto da un sarcoma osseo che lo aveva costretto prima all’amputazione di una gamba, poi aveva aggredito anche femori, clavicola sinistra e cranio. Aveva subito cinque interventi e numerose sedute di chemioterapia e radioterapia, ma alla fine, lo scorso 6 gennaio, ha scelto la sedazione profonda, per non sentire più il dolore.

Da tutti era ormai conosciuto come il “guerriero sorridente”, perché aveva lottato con le unghie e con i denti contro la malattia che lo aveva costretto ad abbandonare la sua passione, il calcio a 5. Originario di Pezze di Greco, era portiere del Fasano. Aveva affidato ai social la comunicazione della sua decisione:

“Sarò sedato e potrò alleviare il mio malessere. Il dolore è troppo, ho scelto l’induzione al coma farmacologico: terminerò così il mio percorso sperando di essere stato d’aiuto a molte persone. Spero di essere stato di aiuto per molte persone. Voglio per l’ultima volta ringraziarvi per ciò che siete stati, siete e sarete sempre: la mia forza. Ho deciso di trascorrere le feste lontano dai social ma accanto alle persone per me più importanti. Però, ora che le feste sono finite, e con loro anche l’ultimo granello di forza che mi restava, ho deciso che non posso continuare a far prevalere il dolore fisico e la sofferenza su ciò che la sorte ha in serbo per me”

Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, ha commentato la notizia della morte di Giovanni via Twitter:

“È una domenica di dolore per tutta la famiglia della Lega Dilettanti. Dopo una lunga battaglia, Giovanni non ce l’ha fatta: il suo cuore ha smesso di battere, ma il ricordo resterà vivo in tutti noi. E che la sua forza nel lottare fino all’ultimo giorno sia da esempio”

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ultimo aggiornamento: 12-01-2020


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