E’ sicuramente un paragone azzardato, ma le motivazioni addotte da Dick Advocaat sulla mancata convocazione di Ljajic sono molto simili a quelle che Antonio Conte ha utilizzato per Balotelli. “Serve gente che ha fame, non fama”, disse l’attuale commissario tecnico della Nazionale Italiana per spiegare l’esclusione dell’attaccante del Liverpool dalle recenti convocazioni. Advocaat, ct della Nazionale serba da luglio, non è molto distante dalle idee dell’ex allenatore juventino. Ecco come la pensa su Ljajic, giocatore della Roma che sarà probabilmente escluso da tutte le partite della Nazionale:
“Ljajic è un buon giocatore, ma ha una mentalità differente da quella che io cerco nei miei giocatori. Fino a questo momento ho visto quasi tutti i giocatori felici di far parte della squadra, e non ho bisogno di quelli che non si sentono completamente a loro agio in nazionale”.
Stesso discorso per Neven Subotic che sarà escluso dalle prossime partite di qualificazione a Euro 2016. Il difensore del Borussia Dortmund, ha spiegato Advocaat, “mi ha fatto capire di non essere interessato a giocare in nazionale“. Advocaat, in conferenza stampa, ha fatto riferimento allo spirito di gruppo e al sacrificio per la Nazionale, elementi che non devono mai mancare:
“Vista la situazione penso che la cosa migliore sia tenere giocatori con questo tipo di atteggiamento lontani dalla squadra per evitare che rovinino lo spirito del gruppo”.
Il tecnico olandese preferisce giocatori dai nomi poco altisonanti, ma di sicuro affidamento. Non a caso tra i 24 convocati della Serbia per le partite di qualificazione contro l’Armenia l’11 ottobre e contro l’Albania tre giorni figura anche l’attaccante del Partizan Belgrado, Danko Lazovic che, secondo Advocaat
“ha esattamente lo spirito che serve per giocare in nazionale. L’ho visto giocare contro il Tottenham e ha dimostrato impegno e passione, le caratteristiche che cerco nei miei giocatori”.
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