Dopo la Juve, il Parma, la squadra con la seconda striscia positiva più lunga della Serie A è proprio quella ducale che non perde da inizio novembre quando Pogba siglò il gol decisivo con cui i bianconeri piegarono gli emiliani al Tardini; da allora Donadoni e i suoi ragazzi sono riusciti a mettere in fila la bellezza di nove risultati utili consecutivi (quattro vittorie, di cui tre esterne, e cinque pareggi), raggiungendo il settimo posto in graduatoria a quota 29 punti e offrendo un gioco frizzante e pragmatico. Simbolo, leader e anima della squadra, più che il chiacchierato Antonio Cassano o l’uomo mercato Marco Parolo, è senza dubbio il capitano Alessandro Lucarelli, arrivato in Emilia nell’estate del 2008 per 500mila euro dal Genoa e diventato in un paio di stagioni idolo indiscusso dei supporters gialloblu. Ruvido (8 gialli rimediati) e generoso (sempre presente in campo, quando non squalificato), in cinque stagioni aveva messo a segno otto gol, quest’anno in un decimo di tempo a fatto la metà dei gol: già quattro reti contro Toro, Samp, Lazio e ieri Chievo (terzo difensore goleador del campionato dietro Benatia e Nagatomo a quota cinque), un gol ogni tre tiri (ne ha realizzati dodici complessivamente) ma soprattutto la bellezza di otto punti regalati alla sua squadra.

Una soddisfazione già di per sé, doppia se si aggiunge che da quest’anno è il capitano dei ducali avendo ereditato la fascia da Stefano Morrone (ora al Latina) e chissà, ancora maggiore, considerata l’età, va per i 37 anni essendo un classe ’77, e la fattura di alcune sue marcature, come quella splendida di tacco contro il Torino. Ma a parte tutte queste belle cose, è il suo rendimento da difensore a far stropicciare gli occhi non solo a chi gioca al Fantacalcio o a chi si reca al Tardini alla domenica, ma addirittura in tutta Europa. Con 423 palloni recuperati il nativo di Livorno è il primo in tutta la Serie A in questa speciale classifica, il terzo per contrasti vinti, e secondo il sito di statistiche whoscored.com è addirittura il secondo miglior giocatore del nostro campionato (dietro Vidal), il secondo miglior difensore in Europa fino a questo momento (dietro Rodriguez del Wolfsburg) e in generale il diciassettesimo giocatore del continente per rendimento, come dimostra la tabella sotto riportata.

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Alessandro Lucarelli lo ha già specificato nei giorni scorsi, nessun volo pindarico o chissà cosa, rimane concentrato sul Parma col quale vuole chiudere la carriera:

“In estate il Livorno mi voleva, mi aveva fatto anche una proposta, però la mia voglia era quella di rimanere qui. Ci ho pensato, perché comunque c’era l’opportunità di tornare a casa, però qui ho aperto un percorso importante, mi sento un giocatore importante ed è giusto che io finisca qua la carriera”.

Dopo il gol da tre punti di ieri in quel di Verona, ha invece spiegato:

“Sono molto contento, poi un gol così nel recupero è una gioia doppia. Siamo riusciti a portare a casa 3 punti in un campo difficile. Ho provato a tirare sperando in una respinta, è un momento nel quale in area di rigore mi dice bene. Mi faccio paura da solo: segno di testa, di tacco, di sinistro. Con questa rete eguaglio il record ottenuto a Livorno, un’altra soddisfazione. Squalifica per l’ottavo giallo? Mi spiace per domenica con l’Udinese, proprio contro il nostro ex allenatore che prepara sempre bene le partite contro di noi. Vorrà dire che mi riposerò per rientrare alla grande a Roma”.

Professionista esemplare quale è sempre stato in 508 partite con le maglie di Leffe, Piacenza, Palermo, Brescia, Fiorentina, Livorno, Reggina e Genoa, non è mai stato un uomo copertina e spesso è vissuto all’ombra del fratello e bomber Cristiano, ora tecnico del Viareggio; ma era doveroso dedicare il giusto tributo a chi da anni compare sulle cronache nostrane di calcio, tanto più perché quest’anno sta vivendo la migliore stagione di sempre. Complimenti!

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ultimo aggiornamento: 20-01-2014


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