È un Antonio Conte sorridente quello che oggi ritira per il secondo anno consecutivo la Panchina d’Oro di Serie A, riconoscimento che va al migliore allenatore della precedente stagione agonistica. La soddisfazione del tecnico leccese, all’indomani dell’importantissima vittoria sul terreno di gioco di San Siro contro il Milan, cela però il disappunto per la convocazione in nazionale di Giorgio Chiellini. Il difensore centrale bianconero, fermo ai box da tre settimane per un infortunio muscolare, è stato infatti convocato da Cesare Prandelli per l’amichevole Spagna – Italia, in programma mercoledì 5 marzo al Vicente Calderon di Madrid.

Una convocazione fuori luogo, secondo l’allenatore della Juve, che ha sì convocato Chiellini per la gara di Europa League contro il Trabzonspor in trasferta, e per il big match contro il Milan di ieri sera, ma in entrambe le occasioni lo ha lasciato in panchina senza rischiarlo. Per la Juventus è in arrivo un vero e proprio tour de force, che la vedrà affrontare nel giro di 15 giorni ben tre volte la Fiorentina (una volta in campionato e due volte negli ottavi di Europa League). Conte pensava dunque di preservare il proprio ‘top player’ della difesa, ma deve fare i conti con la convocazione a sorpresa, che ieri sera lo ha fatto sbottare in diretta TV:

“La convocazione di Giorgio? Non la trovo garbata. Da tre settimane Chiellini non fa una partita ufficiale. Mi aspettavo una mezza chiamata, del tipo: Oh stupido, come sta Giorgio?”.

Dichiarazione che ha trovato supporto nelle parole del direttore generale Giuseppe Marotta, concorde con il tecnico nel dire che la convocazione è quantomeno sconveniente:

“Anche Chiellini in azzurro? Non è un caso, ma siamo meravigliati. Ha fatto allenamento differenziato per tutta la settimana senza fare partitelle. Pensavamo che nei prossimi giorni avrebbe potuto rimettersi in pari col gruppo: vorremmo che ci fosse più comunicazione”.

Non si è fatta attendere molto la replica del CT azzurro Cesare Prandelli, che stamane ha risposto alle rimostranze di Conte e Marotta in questi toni:

“Quando un giocatore è a disposizione, io ho diritto di chiamarlo. Ieri sera alle 23.22 il medico della Juventus ha mandato un messaggio al nostro medico dicendo che tutti i giocatori stavano bene e che Giorgio aveva fatto riscaldamento. La Juve si aspettava una telefonata? Mi aspettavo una loro chiamata”.

Il segreto di pulcinella: se la Juve avesse alzato la cornetta per dichiarare Chiellini non disponibile, per il regolamento federale, ne avrebbe inibito l’utilizzo nella prossima gara utile, ossia quella di domenica prossima contro la Fiorentina. Una regola che c’è e fin quando c’è va rispettata, ma l’appello che la Juventus, e Conte in primis, hanno voluto lanciare, è quello all’uso di maggiore buon senso nelle scelte, visto che non è la prima volta che la Juventus dà alla nazionale giocatori non in perfette condizioni fisiche, che rientrano da Coverciano malconci. Un discorso, ovviamente, che dovrebbero avere a cuore un po’ tutti i club che forniscono i propri tesserati alla nazionale, anche se nel caso della Juve la questione si ingigantisce essendo il club che maggiormente supporta in termini numerici i colori azzurri.

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