
Dramma rossonero, tifosi disperati: morto uno storico personaggio - Calcioblog.it (Pixabay)
In un momento storico già segnato da turbolenze amministrative e giudiziarie, il calcio italiano continua a vivere giorni cupi.
Lo scenario, reso fragile da inchieste, fallimenti e penalizzazioni, si fa ancora più fosco in quelle piazze che avevano provato a risollevarsi tra mille difficoltà. E tra queste c’è sicuramente Lucca, dove la situazione è precipitata in poche settimane. La Lucchese, già al centro di una delle vicende più complesse dell’ultimo anno calcistico, ha ricevuto nei giorni scorsi la conferma di una penalizzazione di 14 punti da scontare nel prossimo campionato. Una mazzata sportiva, figlia di irregolarità amministrative che si sono accumulate nel tempo, fino a rendere impossibile qualsiasi tentativo di salvataggio.
Ma il dolore più grande, in queste ore, non è legato alla classifica. Il calcio rossonero – e con esso una fetta importante della comunità toscana – deve ora fare i conti con un lutto pesantissimo. Una figura centrale nella recente storia del club è venuta a mancare, lasciando un vuoto profondo che va oltre le mere questioni societarie. È una notizia che scuote e che riporta al centro l’aspetto umano, troppo spesso trascurato nelle cronache calcistiche.
Lucchese in lutto: è morto Andrea Bulgarella
È morto all’età di 79 anni Andrea Bulgarella, ex proprietario della Lucchese e figura di riferimento nel panorama imprenditoriale italiano. La notizia del suo decesso è arrivata come un fulmine su una realtà calcistica già provata. Malato da tempo, Bulgarella si era recentemente allontanato dalla guida del club rossonero proprio per dedicarsi alla propria salute, cedendo le quote del sodalizio in una fase estremamente delicata. Quella stessa cessione, avvenuta nei mesi scorsi, ha poi innescato una serie di eventi che hanno portato al crollo finanziario della società e al tracollo sportivo. Imprenditore noto nel settore turistico e ricettivo, Bulgarella era titolare di una rete di hotel distribuiti in tutta Italia, in particolare in Toscana, tra Pisa e Livorno.

Prima dell’esperienza con la Lucchese, aveva avuto un ruolo importante anche nel rilancio del calcio a Trapani, la città siciliana da cui proveniva e dove si svolgeranno i funerali. Il suo legame con lo sport non è mai stato puramente di facciata: era un appassionato autentico, con l’ambizione di riportare i colori rossoneri ai livelli che meritano. In un calcio sempre più dominato da logiche speculative e interessi opachi, Andrea Bulgarella rappresentava, nel bene e nel male, la figura del patron vecchio stampo: viscerale, diretto, vicino alla squadra e alla città.