Europei 2016 a rischio attentati: quanto accaduto oggi a Bruxelles ha fatto nuovamente elevare il livello di guardia in Francia. La nazione che ospiterà la prossima rassegna continentale è stata già colpita dal terrorismo nel 2015 – a gennaio la strage di Charlie Hebdo, a novembre gli attentati di Parigi – e dopo un periodo di relativa quiete, i cittadini francesi hanno oggi assistito alle nuove stragi in Belgio. Inevitabile, dunque, che le autorità pensino a quanto potrebbe accadere dal 10 giugno al 10 luglio prossimi, quando in Francia si giocheranno gli Europei di calcio.

Oggi il Ministro degli Interni francese, Bernard Cazeneuve, ha fatto il punto della situazione, lasciando intendere, che l’attenzione delle autorità transalpine sia già altissima:

“Gli attentati di Bruxelles ci ricordano l’alto livello di minaccia a cui siamo di fronte. Non possiamo innalzare continuamente un livello di allerta che è già molto alto da gennaio 2015”.

Non sarà facile garantire la sicurezza di partecipanti e tifosi, considerato che ormai i terroristi possono colpire in qualunque punto delle città, anche in semplici attività commerciali, ma in ogni caso la disputa degli Europei non è a rischio. Piuttosto, si valuterebbe la possibilità di giocarli a porte chiuse, come dichiara oggi Giancarlo Abete, ex presidente della Figc e attuale vicepresidente Uefa:

“Il rischio porte chiuse c’è, ma gli Europei si faranno – dichiara a Radio 24 – Preoccupazioni europee doverose, problema che tutti sentiamo come cittadini prima ancora che dirigenti sportivi. Il problema della sicurezza è primario per tutti quanti noi, l’evento sportivo si colloca in una dimensione residuale rispetto al tema sicurezza verso tutti i cittadini. Per ogni evento sportivo c’è una titolarità in capo ai responsabili dell’ordine pubblico che va al di là di quelle che sono le titolarità e responsabilità degli organizzatori dell’evento sportivo”.

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ultimo aggiornamento: 22-03-2016


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Rassegna stampa 23 marzo 2016: prime pagine Gazzetta, Corriere e Tuttosport