
Luigi Garlando torna a parlare dell’ultimo derby d’Italia disputato tra Juve e Inter, nella 13^ giornata di Serie A terminato in pareggio
Luugi Garlando, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, ritorna in maniera feroce sull’ultimo confronto tra Juve e Inter, terminato 1-1 all’Allianz Stadium.
LE PAROLE- Fosse stato allo Stadium domenica scorsa, spettatore di Juventus-Inter, Derby d’Italia, probabilmente quel genio di Beppe Viola avrebbe rispolverato il termine «derbycidio» che usò per un Milan-Inter 0-0 del ’77, ritenuto «il più brutto della storia». Stasera a una settimana, Napoli e Inter suonano un’altra partitissima. Auguriamoci di non uscire dal Maradona con la voglia di spararci nelle orecchie altro calcio, magari quello al tempo di Diego. Ogni brutta partita è un calcicidio. Non stiamo parlando di giochisti contro risultatisti e quelle robe lì. Parliamo semplicemente di calcio.
Se il calcio rinuncia alla bellezza, rinuncia al suo futuro; se non riconosce tra i suoi primi doveri quello di divertire la gente, si staccherà dal pubblico e avrà vita breve. Juve-Inter, il meglio sulla carta è stato un pessimo spot per un movimento già depresso da due Mondiali sfumati. Non si può speculare sul risultato, a basso ritmo e con tecnica modesta e poi pretendere di giocare in Champions il calcio che si usa lì. Non funziona come le spine elettriche che metti l’adattatore e vai. Quando, tra Juve-Inter e un quarto di Champions non si noteranno più differenze di ritmo, intensità e qualità, saremo a buon punto. L’Inter è arrivata in finale a Istanbul perché ha coltivato un calcio europeo che ha rinunciato a giocare a Torino.
L’articolo Garlando ritorna su Juve-Inter: «Pessimo spot per il movimento, è stato un derbycidio» proviene da Inter News 24.