Il club campano esprime tutto il suo disappunto sulla decisione del giudice sportivo di assolvere il difensore interista.
Al 59′ di Inter-Napoli Acerbi e Juan Jesus sono venuti a contatto ed hanno iniziato a litigare: il brasiliano fa notare all’arbitro che il l’avversario gli ha rivolto un insulto razzista. Le immagini ed i video circolati e venuti in possesso della procura federale non sono riusciti a dimostrare la colpevolezza dell’italiano.
La reazione
Il Napoli non ha preso bene la decisione di assolvere Acerbi e lo ha sottolineato in un comunicato ufficiale: “Il signor Acerbi non è stato sanzionato. A questo punto il colpevole dovrebbe, per la “giustizia” sportiva, essere Juan Jesus, che avrebbe accusato un collega ingiustamente. Non è ragionevole pensare che abbia capito male. Il principio di maggiore probabilità di un evento, ampiamente visibile dalla dinamica dei fatti e dalle sue scuse in campo, che nella giustizia sportiva è preso in considerazione, scompare in questa sentenza. Restiamo basiti. Inoltre, se quanto accaduto in campo, lo dice la sentenza, “è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte… dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo”, perché non irrogare a quest’ultimo alcuna sanzione?”.
L’attacco
“Perché, poi, lo dice sempre la sentenza, “essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa”, nessuna decisione è stata assunta dalla “giustizia” sportiva al riguardo per punire il responsabile? Restiamo ancor più basiti”.
L’annuncio
“Il Napoli non aderirà più a iniziative di mera facciata delle istituzioni calcistiche contro il razzismo e le discriminazioni, continueremo a farle da soli, come abbiamo sempre fatto, con rinnovata convinzione e determinazione”.
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