La sonora sconfitta maturata in Europa League, in casa del Tottenham, per 3-0 ha decisamente appesantito la situazione in casa Inter. Se il cammino nerazzurro nel secondo torneo continentale è fortemente compromesso, per la squadra di Andrea Stramaccioni, non c’è niente di meglio che lasciarsi i pensieri alle spalle e concentrarsi sulla partita contro il Bologna in campionato.

L’allenatore 37enne dell’Inter, però, nella conferenza stampa alla vigilia del match di Serie A, non può esimersi dal commentare la disfatta di Londra. Queste sono state le sue principali dichiarazioni a riguardo:

Spero di non dover parlare dell’eliminazione giovedì prossimo. Ma la qualificazione è in salita, sarà difficilissimo. Noi ci proveremo, il grande rammarico è aver affrontato il Tottenham nel loro miglior momento e con tanti giocatori indisponibili. Non abbiamo snobbato la competizione, bisogna riconoscere i meriti degli avversari.

Nonostante il periodo che non sia dei migliori, nel giorno del 105esimo compleanno della Beneamata, Stramaccioni ha manifestato il proprio orgoglio nell’allenare una squadra come l’Inter e ha ringraziato i tifosi:

Per me è un orgoglio pazzesco essere l’allenatore dell’Inter. Un sogno che si è realizzato, vedere tanta gente essere vicina al club, alla squadra e anche a me dopo una sconfitta ci ha dato tanta spinta. I tifosi hanno capito il momento e ci sono vicini: questo ci dà una doppia forza.

Le difficoltà dell’Inter, però, non si possono negare. Stramaccioni ha ammesso che la sua squadra non ha avuto la necessaria continuità nei risultati:

E’ vero, una difficoltà esiste. Abbiamo avuto degli alti e bassi, siamo arrivati a un punto dalla testa della classifica. Ma non c’è stata continuità. Siamo all’Inter e quando perdi una partita è giusto che arrivino le critiche, ma non è giusto mettere in discussione il progetto che stiamo costruendo. Stiamo lavorando sulle fondamenta per riportare l’Inter in alto.

Stramaccioni, infine, non ha potuto nemmeno evitare l’argomento Antonio Cassano. Il barese, tornato titolare contro il Tottenham dopo aver saltato la trasferta vincente di Catania per un provvedimento disciplinare, continua ad essere difeso dal tecnico nerazzurro con una dichiarazione che avrà fatto sorridere i rivali rossoneri:

Lo scambio con Pazzini? Sono soddisfatto. Le esigenze in quel momento erano differenti: il Milan cercava una punta centrale, l’Inter un giocatore che poteva giocare con Milito e Palacio. In più c’era un conguaglio economico che il presidente riteneva soddisfacente. Noi avevamo due punte centrali, fu una scelta dolorosa ma io la rifarei 100 volte.

A posteriori, guardando i risultati e i gol realizzati, anche i milanisti la rifarebbero cento volte…

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