Il derby d’Italia ha abituato i tifosi a grandi emozioni, due squadre che storicamente sono sempre state al vertice e che spesso hanno deciso le proprie sorti negli scontri diretti.

La rivalità storica si può probabilmente racchiudere in due periodi: l’Inter di Helenio Herrera che si confrontava con la Juventus di Sivori negli anni 60 e gli anni a cavallo tra i 90 e i 2000, quando a focalizzare le attenzioni ci furono le prime polemiche arbitrali, i calci di rigore e rossi mancati, i gol in fuorigioco per poi concludere il tutto nello scandalo di Calciopoli nel 2006.

L’intenzione di questo articolo non è dare ragione alla fazione nerazzurra o a quella bianconera, la storia è già scritta e non sta a noi stabilire chi ha pagato e chi no, quel compito lo lasciamo nelle aule dei tribunali che hanno discusso per anni di questo tema. Oggi vogliamo portarvi in un viaggio di storia e passione, rappresentando al meglio tutta la bellezza del calcio e del più significativo match in Italia: Inter – Juventus.

INTER-JUVENTUS 1-3, 1991-92

Un puro show di Roberto Baggio. Il Divin Codino mette in mostra sotto i grandi riflettori tutta la sua classe, iniziando la sua ascesa per diventare tra i più grandi giocatori della storia del calcio. Baggio si rende protagonista in tutti e tre i sigilli bianconeri. Il primo gol arriva su rigore, il secondo beffando mezza difesa interista, il terzo è un assist al bacio per Schillaci.

Partita comandata dalla Juventus e Inter soporosa e poco reattiva. Un giovanissimo Di Canio entra in area nerazzurra puntando Bergomi, il capitano interista lo stende senza indugi. Baggio spiazza Zenga con un calcio di rigore perfetto. Dopo sette minuti Roberto Baggio mostra tutta la sua classe. Prende palla nella propria metà campo e innesca una serie di triangolazioni avvicinandosi in un baleno alla porta interista. Gioca l’uno-due finale con Pierluigi Casiraghi al limite dell’area, sviscerando la difesa dell’Inter. Qualche tocco per stabilizzarsi prima di piazzare la palla in angolo con delicata precisione.

Baggio aveva segnato due volte contro l’Inter due mesi prima eliminando i nerazzurri dalla Coppa Italia, probabilmente questo non aveva saziato l’astro di Caldogno. A inizio secondo tempo dopo aver beffato la mal organizzata trappola del fuorigioco dell’Inter. Baggio serve il pallone a Schillaci, che porta a casa il terzo gol blindando il risultato.

Proprio questo è stato l’ultimo gol in bianconero di Salvatore Schillaci, che quell’estate decise poi di trasferirsi a Milano, sponda nerazzurra.

INTER-JUVENTUS 2-2, 2001-2002

Tredici anni dividono l’Inter dallo scudetto, Giovanni Trapattoni era solo un ricordo nei cuori nerazzurri, ma il peso della storia sembrava potesse essere spezzato in quella stagione che passò in 90 minuti da un sogno ad una tragedia in casa interista. El hombre vertical sedeva sulla panchina interista, dopo aver portato il Valencia per due finali consecutive sul tetto del mondo.

Inter, Juventus e Roma si giocano il campionato alle prime posizioni. Il Derby d’Italia è ancora una volta una partita decisiva: i nerazzurri comandano il campionato con una sola lunghezza a dividerla dalla Juventus. e sole due dalla Roma.

Il match è da subito ad altissimi ritmi, dopo una manciata di minuti Clarence Seedorf apre le marcature. Dopo una serie di campanili scomposti della difesa juventina, il centrocampista olandese con un meraviglioso sinistro al volo infila all’incrocio la porta juventina protetta da Buffon.

Il vantaggio nerazzurro dura poco. La Juventus trova molti varchi sulla destra, Zambrotta ubriaca Gresko e infila un traversone per Trezeguet, che si inserisce alle spalle di Cordoba e Materazzi e di testa batte Toldo.

La partita è rimasta in uno stallo pieno di tensione fino agli ultimi 10 minuti, quando il difensore Igor Tudor, subentrato a causa di un fastidio muscolare di Thuram, riceve uno spiovente velenoso, su calcio di punizione battuto da Nedved portando così in vantaggio la Juventus.

Sembra tutto fatto per i bianconeri, che si avviano verso l’uscita del campo con tre punti vitali in chiave scudetto. Questo fino a quando Seedorf non mostra tutta la sua classe. Con una finta di corpo si smarca a 35 metri dalla porta e lascia partire un siluro con il destro verso la porta di Buffon. Un gol pazzesco, il Meazza esplode.

L’Inter esce imbattuta da questa sfida e questo campionato si deciderà, tristemente per l’Inter, all’ultima giornata contro la Lazio. Ma questa è un’altra storia.

JUVENTUS-INTER 1-3, 2012-13

Dall’11 settembre 2011, in uno stadio di Torino, la Juventus non aveva mai perso in casa. Dall’inaugurazione di quella struttura, sembrava che non fosse contemplata la possibilità di sconfitta. Serviva qualcuno che potesse sfatare quel tabù. Poteva essere il Napoli di Mazzarri, il Milan di Allegri, o una squadra europea di altissimo valore. Peccato che in quegli anni, i bianconeri non si qualificavano nemmeno in Champions. Invece, niente di tutto ciò. Il 3 novembre 2012 l’Inter guidata da Stramaccioni sale sul pullman e raggiunge quello che ancora si chiamava lo Juventus stadium.

Pochi secondi di gioco e la Juventus segna, in fuorigioco. Inter sotto dopo 17 secondi in una di quelle partite che già prima del fischio d’inizio sembra una montagna altissima da scalare senza bombole per l’ossigeno.

L’Inter trascinata dal proprio principe trova il pareggio, su calcio di rigore. Equilibrio ristabilito. Da qui inizia l’apoteosi nerazzurra. Un Guarin in condizione strepitosa innesca un contropiede fulminante, correndo palla al piede per metà del rettangolo di gioco e sganciando un missile di destro che impegna Buffon in una ribattuta, ed è li che spunta di nuovo Diego Milito che insacca portando i nerazzurri in vantaggio.

Il sigillo del match arriva allo scadere. Milito al limite dell’area. Palacio taglia verso il centro e la palla è talmente golosa che è solo da spingere dentro facendo terminare, così, l’imbattibilità dei bianconeri dopo 49 partite.

 

Al netto delle discussioni, delle polemiche e di tutto ciò che scaturisce Inter Juventus, queste partite scatenano emozioni e fanno amare il calcio, ogni secondo giocato sembra infinito, e quando si parla di derby d’Italia nulla è scontato. Pensando al passato, viviamo il presente e lunga vita al calcio!

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ultimo aggiornamento: 24-10-2021


Il Derby d’Italia e il campanilismo italiano

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