Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco, soprattutto quando si parla di Giovanni Trapattoni: il tecnico di Cusano Milanino, 73 primavere e non sentirle, ieri sera ha definitivamente dovuto dire addio a sogni di Mondiale in Brasile con la “suaIrlanda e, a due partite dalla fine naturale del suo mandato con la nazionale del trifoglio ha deciso di lasciare Dublino dopo cinque anni e mezzo tutto sommato positivi. Fine della corsa e pensione ultra-meritata? Neanche a parlarne, il Trap è ancora in pista e lo dice a chiare lettere a mezzo Ansa:

“Semplicemente da oggi non sono più il ct dell’Irlanda. Ci siamo lasciati consensualmente con grande fair play. Ora guardo ad altre possibili panchine senza alcuna preclusione”.

Poche, precise parole, un modo diretto per far sapere che Trapattoni c’è ancora, a dispetto di quanto era trapelato nella serata di ieri: Svezia e Austria le Selezioni fatali all’Irlanda che, inserita nel girone della Germania, non ha steccato con Kazakistan e Far Oer e aveva pareggiato con le sue più dirette concorrenti per il secondo posto nelle gare d’andata; in questa tornata doppio ko, prima in casa contro gli svedesi quindi ieri a Vienna contro gli austriaci (1-0, gol di Alaba allo scadere) ed eliminazione divenuta matematica. Da cui la rescissione del contratto e un comunicato dovuto scritto a sei mani coi suoi più stretti collaboratori (Tardelli e Rossi):

“Voglio ringraziare tutti per il sostegno che ci è stato dato durante questo periodo e che ha sempre significato molto per noi. Lasciamo questo Paese con grande emozione, i tifosi irlandesi meritano la loro reputazione internazionale e hanno il nostro massimo rispetto. Rivolgo un pensiero a tutto lo staff della federazione irlandese e ai giocatori con cui è stato fantastico lavorare durante le ultime tre stagioni. Auguro loro ogni bene per il futuro e spero che il lavoro che abbiamo fatto sia utile al mio successore”.

Pronta replica di commiato da Dublino, la Federazione non ha perso tempo e ha ringraziato a sua volta:

“Ringraziamo Giovanni Trapattoni, Marco Tardelli e Franco Rossi per il lavoro svolto negli ultimi cinque anni e mezzo in cui siamo andati vicini alla qualificazione per la Coppa del Mondo 2010 in Sud Africa, sfumata dopo i play-off contro la Francia”.

Insediatosi sulla panchina dell’Irlanda nel maggio 2008, Trapattoni ha sfiorato la qualificazione ai Mondiali sudafricani perdendo i play-off contro la Francia ai tempi supplementari (ko in casa per 1-0 ma 0-1 a Parigi con Keane, poi nei supplementari gol di Gallas dopo un fallo di mano evidentissimo di Henry); quindi due anni dopo si è qualificato per gli Europei del 2012 (secondo nel girone dietro la Russia, poi play-off e 5-1 complessivo rifilato all’Estonia) in cui ha però perso tutte e tre le partite contro Croazia, Spagna e Italia. Infine questa tornata di qualificazioni che, come detto, non sono andate come sperato. Sarà per la prossima, Trap: in bocca al lupo.

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ultimo aggiornamento: 11-09-2013


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