
La partita di Bologna è stata decisa dalla zuccata di uno dei meno attesi: la dirigenza nerazzurra ci ha visto giusto ancora una volta.
L’Inter si gode i progressi enormi e rapidi di Yann Aurel Bisseck, tedescone di più di 1 metro e 90 prelevato dalla squadra danese semi-sconosciuta dell’Aarhus.
Inizio balbettante
Il profilo era sconosciuto ai più ma non a tutti visto che comunque era il capitano della nazionale Under 21 della Germania già prima che arrivasse a Milano: era finito in Danimarca perché i suoi problemi fisici non gli avevano permesso una crescita lineare. Poco male visto che il tempo è ancora tutto dalla sua, ha solo 23 anni. Bisseck è sì forte fisicamente ma lo è soprattutto mentalmente: non è da tutti calarsi così velocemente in una realtà come quella interista provenendo dal campionato danese. Le prime apparizioni in Champions League fanno vedere solo a sprazzi il suo talento: alla prima da titolare in Champions League, col Salisburgo, gioca solo 45 minuti e viene sostituito all’intervallo. In campionato ha giocato pochissimo nel girone di andata ma ad Appiano Gentile ha studiato attentamente e ora si iniziano a vedere i risultati.

Colonna del futuro o mega plusvalenza
Nonostante sia altissimo è anche discretamente veloce, quello che stupisce però è la tecnica, sempre se si considera che si parla di un difensore. Braccetto di destra o sinistra, si fa fatica ora come ora ad immaginarlo come centrale dei 3 difensori. Fu pagato 7 milioni solo la scorsa estate mentre secondo Tuttosport adesso ne vale almeno il triplo.
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