A poche giornate dal termine è caos nella Liga Spagnola: la federcalcio iberica ha annunciato la sospensione del campionato a tempo indefinito. Significa sostanzialmente che sono a rischio le ultime due giornate della Liga e la finale di Coppa del Re: tutto per colpa del decreto legge approvato lo scorso 30 aprile sulla ripartizione dei diritti televisivi. La decisione della Rfef, la federazione calcistica spagnola, è giunta al termine di settimane di furenti polemiche in merito alla centralizzazione dei diritti TV sostenuta dalla Lega Calcio (LFP) e dalle società.

Ad opporsi, assieme alla federcalcio, anche associazioni calciatori, arbitri e allenatori, mentre rimangono sostanzialmente con sulla linea di confine i due club più prestigiosi, ossia Barcellona e Real Madrid. Pur avendo sostenuto la riforma approvata nel consiglio dei ministri del 30 aprile scorso, le due società sono quelle che ci rimetteranno di più in termini economici dalla nuova gestione dei diritti delle partite. Basti pensare, ad esempio, a come è stata suddivisa la torta quest’anno: a Barcellona e Real Madrid sono andati rispettivamente 160 milioni a testa, mentre al Valencia (terzo in classifica) circa 50 milioni.

Da qui il dibattito che portato all’approvazione della nuova legge che dovrebbe ripartire in modo più “democratico” i diritti TV a partire dal prossimo campionato. La cosa non va giù alla federcalcio, il cui numero uno Angel Marìa Villar incontrerà presto il ministro dello Sport, José Ignacio Wert, per tentare di bloccare il decreto. Ci sono a disposizione meno di 10 giorni e secondo quanto riferiscono i media spagnoli le parti sono molto distanti. Di accordi, al momento, se ne parla molto difficilmente.

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ultimo aggiornamento: 07-05-2015


Rassegna stampa 7 maggio 2015: prime pagine Gazzetta, Corriere e Tuttosport

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