Di certo dopo le vittorie con goleada nelle prime giornate e il trionfo nel derby, nessuno in casa Lazio si sarebbe aspettato di affrontare la sosta delle nazionali con un distacco di -4 punti dalla Roma e -10 dalla capolista Napoli. Nulla di estremamente allarmante considerando che sono passate appena 7 giornate di campionato e i biancocelesti si ritrovano ad avere gli stessi punti di Juventus e Atalanta.
Il tanto promesso gioco spettacolare, fatto di verticalizzazioni e gol, tarda ad arrivare. Al momento le vittorie laziali sono segnate, come in occasione della stracittadina, da giocate individuali e ripartenze dopo aver difeso nella propria metà campo. Uno stile piuttosto lontano al Sarrismo che pone il collettivo al di sopra di ogni individualità.
La Lazio di Maurizio Sarri è comunque ripartita dalle certezze di quella di Simone Inzaghi: ovvero dai gol del suo capitano e centravanti. Immobile, in biancoceleste continua a non perdere il vizio di segnare. Il centravanti della Nazionale guida attualmente la classifica dei marcatori con 6 reti. Il tecnico toscano ha ereditato una rosa di qualità con individualità importanti soprattutto in mezzo al campo. Da Milinkovic-Savic e Luis Alberto sicuramente ci si deve aspettare di più, così come dal gioco espresso finora dalla stessa Lazio.
Il passaggio dallo schema tattico del 3-5-2 di Inzaghi al 4-3-3 sarriano non è di certo un processo automatico e richiede del tempo. La società ne è al corrente e, con la scelta di Sarri, ha espresso la volontà di aprire un nuovo ciclo. In estate, Tare e Lotito, hanno cercato di soddisfare le richieste del tecnico sul mercato provando ad aumentare la qualità della rosa dalla metà campo in su. Qualcosa in più poteva essere fatta anche in difesa, il reparto che più di tutti ha sofferto il cambio di guida tecnica in questo inizio di stagione. La retroguardia della Lazio continua a subire troppi gol, e, inoltre, a livello numerico, dispone di poche risorse individuali che possano alternarsi, nelle tre competizioni durante il corso della stagione.
Ad oggi, una delle discriminanti, additate al tecnico biancoceleste è lo scarso utilizzo di tutti i giocatori della rosa. Un’habitué per gli amanti del tecnico toscano. Sarri è solito far ruotare quei 15-16 calciatori creando un notevole dislivello (tecnico e fisico) tra titolari e riserve. Una discrepanza che a lungo termine potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio.
D’altro canto, la sosta delle Nazionali sta permettendo al tecnico biancoceleste di lavorare con i nuovi arrivi rimasti a Formello. L’inserimento di giocatori come Basic e Zaccagni diventerà fondamentale per il prosieguo della stagione, in modo da aumentare notevolmente la qualità e il gioco espresso dalla sua Lazio. Al rientro in campionato, i biancocelesti saranno chiamati ad un test importantissimo. Sabato alle 18:00, all’Olimpico, arriverà l’Inter di Simone Inzaghi. Oltre a capire come sarà accolto l’ex tecnico biancoceleste dai suoi ex tifosi, la sfida contro i campioni d’Italia sarà un ottimo banco di prova per capire quanto questa squadra stia diventando la Lazio di Maurizio Sarri.

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ultimo aggiornamento: 10-10-2021


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