Giuseppe Marotta Piero Ausilio

Il telecronista Bruno Longhi sulla scia di quanto visto contro l’Udinese celebra quanto fatto dai nerazzurri.

L’Inter sabato scorso ha battuto l’Udinese con un nettissimo 4-0, una delle più belle prestazioni della squadra di Inzaghi; da allora sono scattati paragoni con altre Inter del passato. Bruno Longhi a Sportmediaset ne ha parlando lodando l’operato di Inzaghi, Marotta e Ausilio. “Inter-Juve, la storia di una rivalità, mai sopita nel tempo, e riaccesa dall’attuale posizione di classifica delle due. Vincono entrambe, ma percorrendo strade diverse”.

Paragoni col passato

La squadra di Inzaghi è un’orchestra rock, tipo Queen, capace di coniugare bellezza, concretezza, aggressività, organizzazione, precisione e tecnica. Peculiarità che ha mostrato nel primo tempo della gara con l’Udinese, in cui gli estasiati 70.000 di San Siro sono stati indotti a ricercare nella loro memoria paragoni con altre Inter del passato. Molti hanno ripensato alla ‘stupenda’ di Trapattoni, quella di Matthaus e Brehme, di Serena e Diaz, assoluta dominatrice del campionato 88/89. Lo hanno fatto ricordandone la bellezza ancor prima dei risultati”.

Macchina perfetta

Ma oggi non è ieri. Chi c’era allora può fare paragoni, anche se viziati dal tempo che passa. Ma chi non c’era, si gode il ‘bel calcio’ di oggi, ringraziando Inzaghi per aver costruito questa macchina perfetta e vincente. E Marotta, Ausilio e Baccin per aver trovato in giro per il mondo e al bazar dei parametri zero giocatori che hanno sostituito senza produrre rimpianti la lunga lista di coloro che c’erano e oggi non ci sono più: i vari Lukaku, Dzeko, Brozovic, Skriniar, Onana”. 

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ultimo aggiornamento: 11-12-2023


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