Roberto Mancini, ct della nazionale italiana di calcio, chiede la riapertura degli stadi. Nei giorni scorsi il Cts, il comitato tecnico scientifico che sta dando una mano al governo Conte per contenere i contagi da coronavirus, ha detto no a più di 1.000 spettatori negli impianti di Serie A. Una decisione che continua a lasciare perplessi, soprattutto quando in altri sport, come le gare automobilistiche, si sono tollerate anche 20mila persone. Perché questa discriminazione nei confronti del calcio?

“Spero di vedere più gente allo stadio, si gioca all’aperto e non c’è pericolo – evidenza Mancini – Sono passati tanti mesi, credo sia giunto il momento di fare questo passo in avanti, con la solita attenzione ma allo scopo di aiutare i club dal punto di vista degli incassi”. Il ct dell’Italia è stato oggi ad Amatrice per la consegna dei premi “Manlio Scopigno” ed ha colto l’occasione per parlare di un tema tanto dibattuto. Possibile che non si riesca a replicare il modello tedesco o francese dove, nonostante ci siano ancora quotidianamente molti più contagi rispetto all’Italia, negli stadi possono entrare percentuali più alte di tifosi, calcolate anche sulla base della capienza degli stessi?

“Vedere lo sport in televisione e basta è una brutta abitudine – aggiunge il ct azzurro – Altri campionati hanno sospeso dopo di noi e poi hanno iniziato con il 25-30% della capienza, come per esempio in Francia e Germania. In uno stadio come l’Olimpico, ma anche negli altri impianti, penso possa entrare tanta gente”.

Mancini: “Scudetto? Juve parte davanti”

Contestualmente, Mancini, ha parlato della lotta scudetto, soffermandosi anche sulle critiche subite in queste ore dal tecnico bianconero Andrea Pirlo, dopo sole due giornate di campionato. “Il campionato appena iniziato sembra equilibrato, ma la Juventus mi sembra essere la squadra con più qualità al momento. Penso che la Juventus abbia ancora l’organico più ampio per giocare tutte le competizioni ma credo che tutte le altre, Lazio, Roma, Milan, Inter, Napoli e Atalanta, possano dar fastidio e giocarsi il campionato. Pirlo? ha abbastanza esperienza per sapere che in Italia funziona così. Ogni due giorni sarà giudicato – continua il ct – una volta verrà considerato bravo e una volta no. Avra’ dei momenti belli e altri meno belli, ma questo è il nostro lavoro”.

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ultimo aggiornamento: 28-09-2020


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