L’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta si gode i festeggiamenti per il ventesimo Scudetto ma guarda anche alla prossima stagione.

Beppe Marotta ha parlato a Pressing anche del rinnovo di Inzaghi e del mercato in vista della prossima stagione. “Una serata splendida con un traguardo storico e gratificante per noi dell’Inter. E’ importante vincere e vincere è sempre bello, non avevo mai partecipato ad una manifestazione del genere ed è stato molto bello”. 

Sul mercato

Massima fiducia sul mercato in Ausilio e Baccin poi insieme prenderemo delle decisioni e lo abbiamo fatto sempre con molto coraggio operando in entrata e uscita al meglio perseguendo la sostenibilità. In questa stagione abbiamo dato al mister 12 giocatori nuovi ben amalgamati dal tecnico”.

Calciatori dell'Inter e Inzaghi
Calciatori dell’Inter e Inzaghi

L’addio di Lukaku

Ci sono delle componenti nella vita, come la fortuna e questa volta potremmo anche esser stati fortunati allestendo un pacchetto offensivo diverso. Sapevamo il valore di Thuram, conosciamo bene Lautaro, abbiamo riportato a casa Sanchez e Arnautovic era una logica operazione. Siamo ancora il miglior attacco mi sembra”.

Rinnovo di Inzaghi e prossimi obiettivi

Contratto Inzaghi? La nostra intenzione è quella di allungarlo, il suo ciclo è nella pienezza, è un vincente e siamo in grande sintonia e vogliamo consolidarlo. Ora dobbiamo metterci in testa un nuovo numero, il 21, e lavorare su altri obiettivi per la prossima stagione dove avremo anche il mondiale per club. Abbiamo tanti obiettivi ma al primo posto io metto sempre lo scudetto che non è mai semplice vincere in Italia”.

L’articolo Marotta: “Scudetto traguardo gratificante, mercato? Opereremo con grande coraggio, ora pensiamo al numero 21” proviene da Notizie Inter.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

ultimo aggiornamento: 29-04-2024


Moratti: “Fondi nel calcio? Zhang e la sua famiglia ci sono, ora l’Inter non deve prendere sottogamba gli impegni futuri”

Inter: ora è il momento dei rinnovi, il punto su Inzaghi, Lautaro e Barella