Giuseppe Marotta

L’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta ha parlato un po’ in generale della sua carriera da dirigente.

Beppe Marotta è intervenuto alla Luiss di Roma per la giornata inaugurale della nuova Edizione del Corso da Team Manager ed ha rilasciato diverse dichiarazioni anche sull’Inter. “Nel 2019, arrivato all’Inter sacrificai una figura come quella di Luciano Spalletti, che ritengo un bravo allenatore, ma che faceva parte del presente e del passato. La cultura che c’era non era vincente e ho sacrificato un allenatore come lui per arrivare a Conte che conoscevo bene e che ci ha portato a vincere lo scudetto al secondo anno”.

La concezione dell’allenatore in generale

“L’allenatore non è responsabile in primis, anche se non sono stato ancora capace di capire quanto conta il tecnico nell’economia di una vittoria. È una componente importante, indispensabile ma gran parte la fanno i calciatori o la società. Non ho mai visto in campo una società che vince in campo e che non ha una società forte alle spalle. Mandare via un allenatore significa che la squadra gioca contro”.

Marcus Thuram
Marcus Thuram

Sull’acquisto di Thuram in corrispondenza del “tradimento” di Lukaku

“Lukaku? Thuram lo avevamo preso comunque, ma se Lukaku avesse accettato ci saremmo trovati con lui, Lautaro e Thuram. Magari non ci sarebbe stata la stessa chimica che abbiamo oggi con Marcus e Lautaro. Quindi, tradotto volgarmente, serve anche culo”.

Sul tecnico nerazzurro

“Inzaghi, dal punto di vista umano, gestisce benissimo lo spogliatoio, è quasi come se fosse un compagno di squadra. I calciatori gli riservano grandissimo rispetto, è cresciuto tanto e potrà fare ancora tanta strada”.

L’articolo Marotta: “Thuram? A volte ci vuole anche culo ma l’avremmo preso lo stesso, ecco perché mandai via Spalletti” proviene da Notizie Inter.

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ultimo aggiornamento: 23-02-2024


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