
Nuovo bomber per la Roma: Gasperini è furioso - Calcioblog.it (screen Youtube)
Gasperini non è certo uno che si tiene le cose dentro quando ha da dire qualcosa, come nel caso attuale. Il tecnico giallorosso ha cominciato a fare la voce grossa per un mercato incompleto.
La rivoluzione giallorossa è iniziata, ma Gian Piero Gasperini non è certo uno che si accontenta di mezze rivoluzioni. Gli arrivi di Wesley, El Aynaoui e del giovane difensore Evan Ferguson, tre pedine chiave richieste e approvate dal tecnico piemontese, hanno acceso un barlume di entusiasmo a Trigoria, ma basta scambiare due parole con il Gasp per capire che il lavoro vero deve ancora cominciare. In vista della stagione 2025/26 – quella che anticipa il tanto atteso Centenario – il tecnico si trova con una rosa che, al netto delle buone intenzioni, è ancora monca.
Il mercato ha portato in dote anche Ghilardi, altro rinforzo difensivo, ma l’ex allenatore dell’Atalanta – reduce da un periodo di fuoco a Bergamo e da una Europa League vinta nel 2023 – guarda alla sua nuova Roma e scuote la testa. Per lui, non si tratta solo di innesti: si tratta di una trasformazione totale. La squadra ereditata da anni di calcio attendista non può reggere l’urto del suo pressing feroce, delle marcature a uomo a tutto campo, dell’intensità che brucia gambe e pensieri. E in tutto questo, l’ipotesi Dovbyk in uscita non fa altro che agitare le acque.
Gasperini alza la voce: serve un attaccante
Mancano venti giorni all’inizio del campionato, e i dubbi si moltiplicano: la Roma dovrà affrontare una stagione impegnativa, con un’Europa League che non è solo vetrina ma anche dovere. Gasperini, uno che non le manda a dire, ha già fatto sapere che non può permettersi di affrontare il doppio impegno con una squadra incompleta. Il rischio è che il tecnico cominci a mordere, e non solo metaforicamente. Il suo messaggio è chiaro: servono altri rinforzi, e l’attaccante è diventato una vera ossessione. Non uno qualsiasi, ma un profilo preciso: piede destro, forte fisicamente, capace di muoversi senza palla e di inserirsi negli spazi, una figura che manca come il pane nella rosa attuale. Il nome non è ancora sul tavolo, ma i tratti del profilo che Gasp vuole sono fin troppo nitidi.

Lo ha ripetuto anche dopo l’amichevole con il Kaiserlautern: il gruppo a disposizione ha già dato tutto quello che poteva. Serve freschezza, serve verticalità, serve un attaccante che possa essere il terminale offensivo di un sistema fatto di ritmo e aggressività. Il direttore sportivo Massara lo sa bene, e sa anche che ora non può più sbagliare. Perché il Gasp non aspetta. E se il bomber non arriva in fretta, più che uno scatto verso l’alto, questa Roma rischia di vivere una stagione di rimpianti. E a quel punto, non basteranno né Wesley né Ferguson per calmare le acque.