Dal campo di calcio allo studio di registrazione, dal pallone al microfono. Lui si chiama Paul Anthony McGregor ed ha militato nel Nottigham Forest dal 1991 al 1999 prima di girovagare in squadre di minore importanza fino a fine carriera, terminata nel 2003. E’ stato un attaccante prodotto dal vivaio del Nottingham, ma non è mai riuscito a ritagliarsi un ruolo importante. Nonostante buone referenze McGregor non è riuscito convincere del tutto. Clark, il manager del Newcastle, spesso gli preferiva i vari Dean Saunders, Bryan Roy, Kevin Campbell, Jason Lee e a volte anche Andrea Silenzi. McGregor si è dovuto accontentare di apparizioni in panchina.

Tuttavia i suoi ex tifosi lo ricordano con piacere per il gol della vittoria realizzato in Coppa Uefa contro l’Olympique Lyonnais in Coppa UEFA 1995-1996. Una rete che permise al Nottingham di raggiungere i quarti di finale della competizione. Già durante il periodo in cui militava nel Nottingham Forest si comincia a intravedere l’altra sua grande passione, la musica, tanto da formare una band brit pop chiamata “Merc”. McGregor (ora è soprannominato “Honey”), il fratello Benn (MCG), e il chitarrista Paul Simmons (Simmons) fondano gli Ulterior a fine 2006, una band di goth – rock con sfumature industrial.

L’ex calciatore del Nottingham ora ha 38 anni (peraltro portati benissimo) ed è la voce del gruppo. All’attivo hanno due dischi, tra cui l’ottimo esordio “Wild in Wildlife”. A McGregor non manca certo la spavalderia: ha definito il disco come “uno dei migliori album degli ultimi 20 anni“. L’ultimo album (The Bleach Room) non sembra all’altezza dell’esordio pur contenendo la martellante “Skydancing”, uno dei brani di punta tra gli undici della tracklist, sicuramente il più convincente.

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