
MILAN, ITALY - MAY 20: CONI President Giovanni Malagò attends the "Il calcio che VogliAMO" (The Football We WANT TO Love) press conference at Sala Buzzati on May 20, 2013 in Milan, Italy. (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)
Si muove il Coni. Il presidente Giovanni Malagò ha detto di essere pronto a intervenire e di chiedere a Carlo Tavecchio di fare un passo indietro nella corsa alla presidenza della Figc. Il che, però, non significherebbe che una cosa: il commissariamento della Federazione.
E dire che Malagò giovedì dovrebbe entrare ufficialmente in ferie. Cosa che avverrà, ma con la possibilità di rientrare subito per risolvere una situazione che è diventata ingarbugliatissima. Con la Lega di serie A che è ormai divisa e non più unita sul nome dell’attuale capo della Lega Dilettanti. L’11 agosto potrebbe arrivare una situazione di parità tra Tavecchio e Albertini. Ecco perché il Coni ha deciso di muoversi alla svelta.
L’appuntamento di Fiumicino è dietro l’angolo. Gli ostacoli per Tavecchio si moltiplicano e così il Coni è pronto a tirare fuori dal cassetto il piano di riserva: appunto, il commissariamento. In un’intervista a Repubblica, il presidente del ConiMalagò ha elogiato il programma di questi, ma ha anche ricordato l’impossibilità a realizzarlo “per le troppe cambiali da pagare”, spezzando una lancia verso Albertini, il cui successo però apparirebbe molto difficile.
Il commissariamento potrebbe arrivare anche prima delle elezioni. E scatterebbe automaticamente se i due candidati si ritirassero o se lo scarto tra i due fosse minimo causando l’ingovernabilità del calcio. A quel punto, il Coni avrebbe l’obbligo di intervenire in prima persona, assumendosi la responsabilità della scelta di commissariare il nostro calcio.