Massimo Moratti

L’ex attaccante Alvaro Recoba torna con un pizzico di nostalgia al suo periodo passato in nerazzurro.

Alvaro Recoba ha spiegato al sito della UEFA cosa rappresentasse per lui l’Inter. “In Uruguay il calcio si vive e si respira. Le scuole calcio non esistono, i bambini giocano in maniera competitiva dall’età di 5 e 6 anni. Quando inizi a giocare in Uruguay, inizi con uno svantaggio. A volte devi essere al posto giusto al momento giusto. Questo è accaduto a me. Mi sono trasferito in Italia giovane”.

L’amore per l’Inter

L’Inter era l’Inter. Era una squadra davvero internazionale, c’erano tanti calciatori stranieri con cui ho avuto la fortuna di giocare: Ronaldo, Vieri, Crespo, Ibrahimovic, Roberto Baggio. C’era pressione: il calcio italiano era il più difficile, il più tattico, quello dove avevi meno libertà per giocare”.

Roberto Baggio
Roberto Baggio

Rammarico

Considerato il numero di grandi giocatori che avevamo, avremmo meritato di vincere di più. Nel calcio avere grandi giocatori non ti garantisce la vittoria, ed è quello che è successo a noi. Il presidente aveva una passione per i grandi calciatori, e spesso ne comprava nella stessa posizione. Oggi ho l’orgoglio e il piacere di essere qui, a 47 anni, e ripensare che ho giocato con molti dei migliori attaccanti del mondo”.

Il sentimento

L’ultima volta che sono stato in Italia ho incontrato tanta gente che mi ha mostrato grande affetto: io credo che se i tifosi dell’Inter hanno tutta questa gratitudine nei miei confronti, come ne ho io per il club, questo amore che c’è, è perché abbiamo fatto le cose per bene. Sono molto tranquillo, ho sempre provato a dare il meglio di me per difendere quei colori“.

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ultimo aggiornamento: 06-04-2024


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