Tiago Pinto

Tiago Pinto, general manager della Roma, ha parlato in conferenza stampa della sessione di mercato estiva. Ecco le sue dichiarazioni

Tiago Pinto, general manager della Roma, ha parlato in conferenza stampa della sessione di mercato estiva. Ecco le sue dichiarazioni.

RINNOVO MOURINHO – «Faccio un’introduzione: mantengo la parola, ho sempre detto che non parlo tanto, ma sono disponibile a chiarire le situazioni del mercato alla fine della finestra del mercato. So perfettamente che ci sono altre domande e temi da affrontare. I rinnovi sono temi importanti, trattati internamente e non li trattiamo pubblicamente. In questo momento siamo consapevoli del momento che stiamo vivendo, siamo carichi e motivati per riprendere dopo la sosta il nostro obiettivo e le nostre forze per portare a casa i risultati. Siamo concentrati sulla Roma e su cosa poter fare meglio. I temi li affrontiamo internamente nei tempi e modi giusti».

ARBITRI – «Tutti i miei amici rideranno in Portogallo, il mio storico non è positivo. Siamo alla terza giornata del campionato, non voglio fare guerre né polemiche. Dobbiamo sentire quello che dicono gli arbitri e loro devono sentirci. Io ho un po’ smesso, non capisco più nulla. Non so rispondere. Oggi non capisco nulla e faccio fatica a rispondere. Non riesco a capire la differenza tra Zaniolo a Napoli e Rui Patricio contro il Milan. Non è una critica. Quello che sento che c’è calcio giocato e calcio del Var. Più che polemiche e interviste, le persone responsabili devono sentire quello che dicono allenatori e giocatori. Su alcune cose mi sento in difficoltà a dire un’opinione, quando non capisci l’uniformità e del tempo, non solo in Italia. Sappiamo che con il caldo delle partite e di voler vincere quando ci sentiamo sotto ingiustizie abbiamo atteggiamenti che alle persone non piacciono. Ma faccio fatica a capire la strada che il calcio segue».

CHAMPIONS – «Sarà impossibile uscire da questa conferenza stampa con la sensazione di scontro con Mourinho. Voglio fare molta attenzione in quello che dico sull’allenatore, non vorrei minimante che possa uscire il minimo scontro tra di loro. Ci diciamo le cose in faccia, siamo motivati e carichi per portare avanti i progetti della Roma. Ripeto, non voglio il minimo scontro con nessuno e il tema Champions dal primo giorno in cui sono arrivato che ho sempre sentito sia la grande ambizione della proprietà. Ed è anche la mia, per me l’obiettivo è quello. Ma se arriviamo o no è un altro tema e se siamo obbligati o no, non sono parole che uso. Dal mio punto di vista, la logica è questa. Se si può giocare con le parole, non penso che io e Mourinho siamo in disaccordo con el cose. Il tema degli infortuni, dico due cose: con tutto il rispetto per la Roma, i tifosi e la città, è ovvio che non siamo il Manchester City. Potevo anche prendere Rice, magari se ero al City non ero io seduto qui, ma uno migliore. Dobbiamo sapere la realtà. L’altro tema è quello degli infortuni: oltre a Dybala, dal momento in cui Mourinho è arrivato il suo staff tecnico e lo staff medico della Roma siamo riusciti a mettere in condizioni interessanti quelli con problemi. Questa connessione è un asset, lo posso usare per convincere i giocatori. Renato Sanches, per non avere dubbi sul futuro, se andrà male l’unico responsabile sono io: sono ossessionato da quel giocatore, lo volevo al Benfica e adesso siamo riusciti a prenderlo. Se avrà problemi nel futuro, sarà colpa mia. Sono convinto che con questo allenatore, lo staff tecnico e medico, con tutto intorno, siamo capaci di farlo rendere. Per questo abbiamo fatto un tipo di contratto che se farà un tot di partire lo dobbiamo prendere. Come giocatore mi fa impazzire».

ESTERNI E PORTIERE – «Sono stanco, non lo nascondo. È difficile essere tre mesi sotto questa pressione ed ansia senza dormire e mangiare, non mi condiziona molto la pressione esterna ma voglio fare le cose fatte bene. Infatti dopo la conferenza vado in Portogallo. Penso sia normale il giudizio delle persone su queste tre partite, per fortuna e speriamo avremo 54 partite da fare. Abbiamo Spinazzola, Zalewski, e gli altri che hanno qualità, possono fare meglio come tutti noi, ma sono troppo affrettati i giudizi per tre partite. Avremo margine di crescita, siamo motivati per far meglio e lo faremo, sono sicuro. Sul portiere ancora di più. Quando sono arrivato qui la situazione portieri era un problema. Rui è stato il migliore della Conference, poi nei top della Serie A per clean sheet, ora che non è stato al livello ci facciamo domande. Se giochiamo male, lo facciamo tutti. Ho fiducia in tutti i giocatori al 100%. Se qualche agente di un portiere ti ha detto che li ho chiamati, è bugia».

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ultimo aggiornamento: 05-09-2023


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