In un 2021 di “ripresa” con il ritorno del pubblico negli stadi, la nuova stagione di Serie A è ripartita dalle sue certezze. Al giro di boa, l’Inter di Simone Inzaghi ha spazzato via qualsiasi dubbio e si è riconfermata la squadra da battere esprimendo un calcio propositivo e bello da vedere. Nella lotta allo Scudetto, pur dovendo fare i conti con continui acciacchi e indisponibili, inseguono Milan e Napoli che per buona parte della stagione hanno comandato la vetta del campionato. Segue l’Atalanta di Gasperini che, dopo la delusione europea, e qualche scivolone casalingo di troppo, resta ancorato alla zona Champions. Pessimo invece l’inizio di stagione in casa Juve: il ritorno di Allegri non ha sortito gli effetti sperati. Madama, con l’addio di Cristiano Ronaldo, ha smarrito la via del gol incappando in clamorosi scivoloni contro squadre medio-piccole.
Lavori in corso e sufficienza rimandata anche nella Capitale: i nuovi cicli di Mourinho alla Roma e Sarri alla Lazio seguono un percorso altalenante fatto di troppi alti e bassi. Il buon potenziale accompagnato da due rose fin troppo corte non ha permesso ai due tecnici di esprimere al meglio il proprio calcio.
Differente invece l’umore in Toscana. Empoli e Fiorentina giocano ed entusiasmano le proprie piazze. La squadra di Andreazzoli, complice anche le vittorie sui campi della Juventus e del Napoli, viaggia a -5 punti dalla zona Europa. Uno in più, invece, separa la Fiorentina di Vincenzo Italiano dalla zona Champions. I Viola guidati da uno straripante Dusan Vlahovic, capocannoniere del torneo, esprimono un calcio di qualità. Altro bomber in rampa di lancio e altra squadra rivelazione sono senz’altro il Cholito Simeone e il Verona di Tudor. L’ex Juve, subentrato dopo tre giornate disastrose a Di Francesco, ha rilanciato l’Hellas rigenerando l’intero ambiente.
A proposito di disastri: bocciate Cagliari, Genoa e Salernitana, tutte e tre serie candidate per la retrocessione in Serie B.

LA TOP 11 DEL GIRONE D’ANDATA

TOP 11 (4-3-3): Ospina; Cuadrado, De Vrij, Koulibaly, Theo Hernandez; Barella, Fabian Ruiz, Calhanoglu; Simeone, Immobile, Vlahovic.

LE PAGELLE

INTER 9

L’Inter si è riconfermata, anche quest’anno la squadra da battere. Dopo aver posto fine, lo scorso anno, all’egemonia bianconera, la società nerazzurra ha saputo rialzarsi dopo un’estate turbolenta in cui, in molti, data la partenza di Conte, Hakimi, Lukaku e l’indisponibilità di Eriksen, posizionavano l’Inter come terza/quarta forza del campionato. Grazie ad un mercato mirato ed a basso costo, Inzaghi ha saputo continuare egregiamente il lavoro fatto nella passata stagione portando maggiore imprevedibilità alla manovra ed esprimendo un calcio più spettacolare e propositivo. La sua Inter sembra non avere punti deboli e dopo alcune partite di rodaggio sembra aver trovato la quadratura perfetta per riconfermarsi campione.

MILAN 7,5

Il Milan è ormai una squadra collaudata dove ogni singolo calciatore è pienamente cosciente delle proprie capacità e sa esattamente quello che deve fare in campo. Ma la prima parte di stagione dei rossoneri è caratterizzata da diversi acciacchi e qualche rimpianto di troppo. Il lavoro di Pioli sulla panchina del Milan continua ad essere eccellente ma i rossoneri dimostrano ancora di non essere in grado di fare quello step che determina la vittoria finale. Dopo una partenza perfetta, nell’ultimo mese il Milan è riuscito a passare da un momentaneo +7 sui cugini nerazzurri ad un -4, riuscendo ad ottenere solo 17 punti nelle ultime 10 partite.
Col rientro degli indisponibili e l’uscita dalle Coppe Europee, la squadra di Pioli può ritagliarsi un ruolo da protagonista fino alla fine del campionato.

NAPOLI 7,5

L’avventura di Spalletti a Napoli è stata caratterizzata da una partenza devastante e da una squadra che sembrava essere diventata un Dream-Team. Poi il black-out. Così come il Milan, anche per il Napoli una serie di infortuni ha rallentato notevolmente la corsa al titolo dei partenopei che, dal primato delle prime giornate, terminano il giro di boa al terzo posto a 7 punti dall’Inter capolista. Con alcuni dei calciatori migliori impegnati in Coppa d’Africa il 2022 non inizia nel migliore dei modi ma, durante il corso di questo campionato, Spalletti e i suoi hanno dimostrato di saper sorprendere.

ATALANTA 6,5

L’Atalanta di questa prima parte di stagione si conferma la solita macchina da gol raggiungendo quota 100 gol nell’anno solare 2021. È una Dea a due facce. Praticamente perfetta in trasferta e capace di sbancare l’Allianz di Torino e il San Paolo di Napoli. Incompleta, invece, tra le mura amiche del Gewiss Stadium. Nel girone d’andata la squadra di Gasperini ha vinto solo 3 delle 9 partite giocate in casa. E, in addirittura quattro di queste occasioni è uscita senza guadagnare nessun punto. Il recente acquisto di Boga darà maggiore imprevedibilità alla manovra atalantina chiamata a ritagliarsi un ruolo da protagonista anche nel girone di ritorno.

JUVENTUS 5

Deludente. Ci si aspettava senz’altro molto di più da questa Juve specie dopo il ritorno in panchina di Allegri. I bianconeri giocano male e faticano a segnare. La partenza di Ronaldo gli ultimi giorni di mercato e l’incapacità di sostituire un uomo da 30 gol stagionali hanno evidenziato, durante questa prima parte di stagione, grosse lacune tecniche e caratteriali in tutta la rosa. Dopo uno degli inizi più disastrosi di sempre, nelle ultime giornate i bianconeri sembrano aver trovato un maggiore equilibrio che, complice anche il rallentamento delle prime, ha avvicinato Madama a -4 punti dalla zona Champions League. Gli scontri diretti di gennaio e febbraio diranno molto sulle reali ambizioni della Juventus in questa stagione.

ROMA 5,5

La vittoria di Bergamo ha ammorbidito una prima parte di stagione caratterizzata da troppi alti e bassi. Come lo scorso anno, la Roma fatica a vincere gli scontri diretti. Alcune uscite a vuoto di Mourinho unite all’esclusione di alcuni giocatori non ritenuti all’altezza hanno fatto sì che il tecnico portoghese utilizzi un massimo di 15 calciatori. Una scelta autolesionista che in alcuni momenti la Roma ha pagato duramente perdendo punti contro squadre tecnicamente inferiori.

FIORENTINA 7,5

Quant’è bella Firenze e quant’è bello veder giocare la Fiorentina! Basterebbe questo a sintetizzare la prima parte di stagione dei Viola. Ma la squadra di Italiano, trascinata da uno straripante e sempre più capocannoniere Dusan Vlahovic, può decisamente continuare a regalarsi tante gioie e ambire ad un posto in Europa. L’ex allenatore dello Spezia ha saputo dare immediatamente la sua impronta di gioco costruendo una squadra e un gruppo di calciatori che seguono le sue idee. Le vittorie contro Milan e Atalanta certificano quanto di buono fatto finora dai Viola.

LAZIO 5,5

Lavori in corso nella Capitale anche sponda Lazio. Le idee di Maurizio Sarri non sono facili da assimilare specie in un gruppo che era ormai rodato da anni a giocare in un determinato modo. Ci vuole del tempo e lo si sapeva. Una rosa non fin troppo lunga e alcuni scivoloni contro squadre medio-piccole determinano una classifica in cui i biancocelesti sono costretti ad inseguire per ritagliarsi un posto in Europa. Le vittorie nel derby e contro l’Inter dell’ex Inzaghi sono i punti più alti della stagione laziale. Ma in entrambe le occasioni la squadra di Sarri ha messo in mostra un gioco di rimessa, non esaltando gli ideali di gioco del proprio allenatore.

EMPOLI 7,5

La vera sorpresa del campionato. L’Empoli di Andreazzoli propone sia calcio che giovani talenti, abili nel mettere in pratica sul campo le idee del tecnico romano. Una neopromossa atipica che aggredisce le partite con lo spirito di giocare la propria gara in qualsiasi campo – chiedere a Juve e Napoli.

BOLOGNA 6,5

Mihajlovic ha saputo ridare equilibrio ad una squadra che lo scorso anno faticava a chiudere una partita con la porta inviolata. L’innesto di Arnautovic ha dato peso ed esperienza alla manovra d’attacco del Bologna che a discapito di qualche oscena figura – vedi il 6 a 0 di San Siro contro l’Inter – ha dimostrato di saper vincere contro squadre del calibro di Roma e Lazio.

TORINO 6,5

Vero è che fare peggio dello scorso campionato era molto difficile, ma il lavoro di Juric ha ridato fiducia e credibilità ad un intero ambiente che ha ritrovato lo spirito granata. Il suo Torino è la squadra che corre di più in Serie A e, in alcune fasi, a tratti, ha proposto un gran calcio. Per certificare il percorso di crescita intrapreso dal nuovo Torino di Juric l’obiettivo del girone di ritorno sarà quello di centrare una vittoria contro una big del campionato.

VERONA 7

Evviva le seconde chance! Chiedere a Igor Tudor e al Cholito Simeone. Il tecnico croato subentrato a Di Francesco ha risollevato un ambiente che sembrava, dopo tre giornate, destinato alla retrocessione. L’Hellas di Tudor, guidato anche dai gol di Simeone, gara dopo gara ha recuperato una forma fisica eccezionale permettendosi il lusso di vincere contro Roma e Juventus grazie ad un calcio propositivo e 1to1.

SASSUOLO 6,5

Dopo una partenza a rilento, l’inaspettata vittoria allo Stadium contro la Juve ha dato la definitiva svolta al campionato del Sassuolo capace anche di sbancare San Siro contro il Milan. Nonostante il cambio in panchina, il Sassuolo non si è snaturato: Dionisi ha avuto bisogno di tempo, ma la squadra sembra ormai aver assimilato le sue idee di gioco esaltando i giovani talenti della rosa: Scamacca e Frattesi su tutti, oggetti del desiderio di mezza Serie A.

UDINESE 5,5

Il rocambolesco pari con la Juve alla prima giornata e poi quasi nulla più. Un girone d’andata anonimo rianimato dall’esonero di Gotti e la promozione in panchina di Gabriele Cioffi che, alla sua prima in Serie A, quasi sfiora l’impresa regalandosi i tre punti contro il Milan. Era risaputo che fare a meno di De Paul non sarebbe stato facile, ma la scoperta di un centravanti come Beto, le conferme di Pereyra e Molina e una ritrovata solidità difensiva fanno ben sperare Cioffi per la seconda parte di stagione.

SAMPDORIA 6-

L’importanza dei derby la si può apprendere andando ad esaminare la stagione della Samp. Prima della vittoria contro il Genoa, la squadra di D’Aversa navigava in brutte acque priva di un’identità di gioco e incapace di fare punti pesanti. Unico risultato degno di nota era il pari casalingo contro l’Inter. La svolta nel derby della Lanterna, avvenuta nella settimana che aveva preceduto l’arresto dell’ex presidente Ferrero, ha ridato fiducia e credibilità a tutto l’ambiente. Nonostante un Quagliarella non più in forma smagliante, la Samp si affida alle giocate di Candreva e ai gol di Gabbiadini per godersi un girone di ritorno più tranquillo.

VENEZIA 6,5

Il magnifico colpo d’occhio del Picco e una squadra pronta a lottare fino all’ultima gara per dimostrare di essere da Serie A. Il Venezia, dopo un inizio poco incoraggiante, ha preso le misure del campionato infilando diversi risultati importanti come il pari contro la Juventus e la vittoria contro la Roma di Mourinho. Nonostante in molti siano alla loro prima esperienza in Serie A, la squadra di Zanetti fa dell’ordinario il suo straordinario giocando un calcio ordinato e spesso di rimessa.

SPEZIA 6

La vittoria al San Paolo contro il Napoli non solo salva la panchina a Thiago Motta ma salva anche una prima parte di stagione che la squadra ligure chiude al quart’ultimo posto a +5 dalla zona retrocessione. Thiago ha dovuto fare spesso i conti con una lunga serie di infortunati ma lo Spezia, a discapito della classifica, gioca e propone un buon calcio esaltando la gioventù e il talento dei suoi uomini migliori.

GENOA 4

Una rosa costruita male con una media età troppo alta e diversi giocatori costantemente acciaccati. L’inizio di stagione del Genoa è a dir poco disastroso. Né l’arrivo della nuova società, né quello di mister Shevchenko hanno generato una svolta al campionato rossoblù. Il Grifone fatica a giocare e a imporre il proprio gioco, qualora ce ne fosse uno. Da quando è subentrato, il difficile calendario non ha aiutato il nuovo tecnico genoano che, nella seconda parte di stagione, è chiamato a risollevare le sorti di una squadra che fatica a segnare e subisce tantissimi gol.

CAGLIARI 2

Imbarazzante. Un girone d’andata iniziato male e finito nel peggiore dei modi possibili. Una squadra sfasciata e una società che cerca di riassemblare e unire i pezzi di una stagione che si prospetta essere fallimentare. L’avvento di Mazzarri, alquanto discutibile visto la lunga assenza del mister da una panchina di Serie A, non è riuscito a dare la svolta ad una squadra priva di carattere. Il presidente Giulini e i suoi uomini sono già al lavoro per rifondare una squadra nel mercato di gennaio e riuscire nell’impresa di ottenere un’insperata salvezza.

SALERNITANA 3

La Salernitana si colloca in un contesto che definire ridicolo è riduttivo. Una squadra che, proprio come la sua dirigenza, sta dimostrando di non essere all’altezza della Serie A. Il cambio in panchina in favore di Colantuono non ha sortito l’effetto sperato. La Salernitana continua a collezionare pessime figuracce dando l’idea di essere una squadra alla sbaraglio e priva di un’identità di gioco. Per riuscire a salvarsi servirà un vero e proprio miracolo calcistico che, al più vista la situazione societaria, potrebbe anche non bastare.

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ultimo aggiornamento: 30-12-2021


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