Alessio Tacchinardi, ex centrocampista della Juve, parla così tra presente e futuro del club bianconero: le dichiarazioni

Alessio Tacchinardi, al Corriere di Torino, ha così parlato tra presente e futuro della Juve.

GIUNTOLI – «Mi aspetto di più dai calciatori, va cambiato l’andazzo: è ora di svegliarsi, rimboccarsi le maniche e pedalare. E spero che Giunioli possa lavorare al meglio in una società dove oggi non capisco bene chi sia al comando. C’è da ricostruire una squadra competitiva, tenendo vivo quel fuoco della passione che i tifosi hanno sapuro riaccendere. Mi fido di Giuntoli, quell’entusiasmo va cavalcato».

SFIDA CON L’INTER – «No, la Juve si è persa da sola, nel momento decisivo della stagione. Quando doveva accelerare ha inchiodato. Troppe pressione, forse, ma si poteva benissimo restare a 6 punti dall’Inter capolista. Ora sì, la squadra è crollata mentalmente. Un vero dispiacere, perché vuol dire che i calcialori non sono pronti per vincere, non hanno saputo fare il salto di qualità».

CENTROCAMPO «Manca anche leadership. Da due o tre anni la Juve non ha un centrocampista in grado di comandare il gioco. Rabiot è un grande giocatore, ma non è un leader. L’errore più grande è stato pensare che Pogba, dopo alcune presenze al piccolo trotto dell’anno scorso, potesse essere pronto: purtroppo è stato il punto debole anziché il punto di forza».

CONTE O THIAGO MOTTA – «Io voto Antonio, un top che ama la Juve. Torino è casa sua. È in un momento della vita in cui potrebbe davvero pensare davvero a un’altra avventura in bianconero. In alternativa, Thiago Morta andrebbe sicuramente bene».

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ultimo aggiornamento: 14-03-2024


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