
"Comunicato l'esonero per Gasperini": a Roma è già caos - Calcioblog.it (screen Youtube)
Non si mette bene per Gian Piero Gasperini dopo la debacle a Birmingham. L’esonero aleggia sulle spalle del tecnico, che si difende come meglio può.
Gian Piero Gasperini è sbarcato nella Capitale con il compito di rilanciare una Roma che, sotto la guida di Claudio Ranieri, aveva chiuso in crescendo, conquistando un posto in Europa League. Ma l’eredità lasciata dal tecnico romano è diventata un macigno pesante da gestire per l’ex allenatore dell’Atalanta, che ha lasciato Bergamo dopo otto stagioni intense, piene di gioco e risultati, ma anche con momenti di forte frizione interna. Il problema però è stato a monte con i tifosi giallorossi, perché il feeling non è mai nato. Anzi. Emblematico il suo sbarco a Fiumicino a inizio giugno: ad accoglierlo non c’era anima viva. Nessuna sciarpa, nessun coro, solo il silenzio di chi ancora non riesce a digerire un nome che non è mai stato troppo amato. E la situazione è precipitata in fretta.
Dopo un mercato da oltre 50 milioni spesi, la Roma si è presentata a Birmingham per affrontare l’Aston Villa in un’amichevole di prestigio. Il risultato? Disastroso: 4-0 per gli inglesi, con una prestazione sconcertante. Un ko che ha scatenato un vero e proprio putiferio tra i tifosi romanisti, ancora storditi da un’estate di illusioni e slogan. E ora, l’allenatore è già finito nel mirino.
#GasperiniOut, l’hashtag che incendia Roma: clima già da esonero
Non è servito molto: appena novanta minuti, un’amichevole senza punti in palio, e Gasperini è già in discussione. A Trigoria, la tensione è salita alle stelle. Sui social, il verdetto è stato immediato e implacabile: il #GasperiniOut è diventato trend topic su X, con centinaia di tifosi che chiedono l’esonero prima ancora dell’inizio del campionato. Tra i commenti più condivisi spiccano frasi al vetriolo: “Aspetto il comunicato per l’esonero di Gasperini”, scrive qualcuno. E c’è chi invoca il passato recente: “Vabbè, direi che è ora. Aridatece Ranieri”. Il paragone con l’ultimo salvatore della patria è inevitabile, tanto che anche dall’estero si legge: “Fuera Gasperini y que regrese el apagafuegos Ranieri!”

Il dato più inquietante è la sensazione che la squadra sia già spaccata e che il gioco corale che aveva reso celebre il tecnico in nerazzurro stenti a vedersi. 4-0 il primo tempo contro una squadra di Serie D che ancora non inizia la preparazione – tuona un tifoso, esasperato. Ora la palla passa alla dirigenza. Ranieri, uomo chiave delle dirigenza, è chiamato a un primo banco di prova delicatissimo: difendere il suo allenatore. Il tempo stringe, la Serie A è alle porte ma a Roma sembra già ottobre. Ma quello caldo.