
Il giornalista Sebastiano Vernazza ha espresso il suo parere sulla lotta Scudetto.
Sebastiano Vernazza sulla Gazzetta dello Sport ha sottolineato alcune sfumature dell’Inter-Juventus che sta condizionando la lotta Scudetto. “L’Inter non ci è cascata, ha resistito all’ansia che può avvolgere chi deve giocare per primo e si è presa con forza i tre punti di Monza. Un segnale di crescita e di resistenza, un messaggio alla Juve inseguitrice, cinque punti sotto la capolista almeno fino a martedì sera, quando i bianconeri ospiteranno il Sassuolo per il posticipo più posticipato della ventesima giornata. Ora la pressione è tutta sulla Juve, anche se non crediamo che il Sassuolo, per quanto a caccia di fieno salvezza, possa scamparla”.

Il confronto
“L’Inter è più forte della Juve, perché più matura, consolidata e fluida, nel senso che la palla scorre bene e non a singulti. Il Monza come cartina di tornasole. All’inizio di dicembre la Juve aveva vinto in Brianza con un gol di Gatti al 94’. Ieri Lautaro e compagni hanno disintegrato la squadra di Palladino con un 5-1, anche se il risultato non dice che il Monza è stato abbastanza in partita”.
La lacuna
“L’Inter è più forte della Juve, però ha una lacuna: la ristrettezza dell’attacco. Non ci sono punte che si avvicinino ai livelli supremi di Lautaro – sempre più capocannoniere con 18 gol, avanti così sfonderà quota 30 – e Thuram. Gli ultratrentenni Arnautovic e Sanchez hanno già offerto il meglio di sé stessi. Non è un limite da poco perché presuppone, anzi impone che i titolari godano sempre di buona salute. È un azzardo che l’Inter può compensare con l’attitudine al gol dei centrocampisti: Calhanoglu, Barella e Frattesi”.
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