Il libro del giornalista spagnolo Diego Torres è già uscito in Spagna e sta per essere pubblicato anche in Inghilterra. Nel paese iberico è intitolato “Preparatevi a perdere. L’era Mourinho 2010-2013“, mentre Oltremanica si intitola “Lo special One. Il lato oscuro di Josè Mourinho“. Torres, che non aveva un rapporto sereno con il portoghese (fu lui a svelare il pianto di Mourinho quando seppe che Ferguson non aveva scelto lui come successore al Manchester United), racconta minuziosamente i particolari più impensabili dei tre anni di Mourinho da allenatore del Real Madrid. Il tecnico lusitano era ossessionato dalla presenza di ‘talpe’ nello spogliatoio e non capiva come i giornalisti riuscissero ad ottenere le informazioni prima di alcune partite importanti.

All’hotel Sheraton Mirasierra ordinò di setacciare ogni angolo per sciogliere ogni paranoico dubbio sulla presenza di microspie. L’ossessione di Mourinho era diventata tale a tal punto da chiedere al club di analizzare i tabulati delle conversazioni telefoniche effettuate da calciatori e tesserati. Il rapporto con i giocatori divenne burrascoso quando Marca aveva anticipato che il Real avrebbe giocato con Pepe a centrocampo contro il Barcellona, nel 2011 (la partita terminò 1-1). Mourinho si scagliò contro i suoi calciatori:

“Siete dei traditori. Vi avevo chiesto di non dire nulla sulla formazione ma mi avete tradito, mi avete dimostrato che non siete dalla mia parte. Siete dei figli di p… L’unico amico che ho in questo spogliatoio è Granero e non sono nemmeno sicuro se posso fidarmi più di lui. Siete la squadra più infida che abbia mai allenato, non siete altro che dei figli di p…”.

Prima della finale di Coppa del Re vinta sempre contro gli odiati rivali del Barcellona, Mourinho tenne un vero e proprio discorso di “guerra” ai suoi calciatori. Ecco il racconto di Torres:

“Disse ai giocatori che non avevano niente in comune col Barca. Raccontò di aver vissuto a Barcellona per anni e che conosceva la cultura e l’educazione dei ragazzi catalani. Spiegò che a gente come Puyol, Busquets, Xavi e Piquè avevano insegnato a prendere le distanze dagli spagnoli come Casillas, Ramos e Arbeloa e disse loro che si sbagliavano se pensavano di essere amici con i giocatori del Barcellona”.

Non mancano le scazzottate nel libro. O i tentativi, visto che Mourinho non è certamente un peso massimo. Torres narra che Ballesteros del Levante sollevò Mou con un mano, quasi soffocandolo, e con l’altra mise al tappeto Silvino Louro, preparatore dei portiere del Real Madrid. In un altro passaggio Puyol stende Pepe negli spogliatoi, dopo uno dei tanti infuocati match contro il Barcellona. “Preparatevi a perdere” è invece la frase pronunciata da Mou prima del ritorno della semifinale di Champions col Barça (2011): “Perché se perdiamo con poco margine potrò dare la colpa all’arbitro“. E infine Zidane che litiga con Mou e per ripicca consiglia a Florentino Perez di esonerarlo e poi nel novembre 2012 suggerisce al presidente di ingaggiare Marcello Lippi…

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