Ivan Zazzaroni

Ivan Zazzaroni ha analizzato la vittoria della Juventus a Monza, rispondendo alle critiche per il gioco di Allegri

Ivan Zazzaroni, tramite le colonne del Corriere dello Sport, scrive della vittoria della Juventus in quel di Monza di ieri sera.

IL COMMENTO – «Allegri vincerà anche alla Rocco (Nereo), ovvero all’italianissima, ma è di nuovo davanti a tutti. I punti, rispetto all’anno scorso, non sono molti di più, cinque: in un campionato in cui le prime sette ne hanno lasciati complessivamente 18 nelle prime tredici giornate il segno positivo ha però un valore doppio, se non addirittura triplo. Anche i gol realizzati sono più o meno gli stessi, 22 contro 21, così come quelli subiti, 9 contro 7, e insomma i numeri dicono di due Juve identiche, il campo parla invece di mondi opposti. Da Monza ’22 a Monza ’23 non sembra siano tra- scorsi 14 mesi e mezzo, ma 14 anni. Nel settembre ’22 la Juve era alle prese con problemi di varia natura (fi- sica, Pogba, e di aspirazioni premondiali, Di Maria), mentre oggi vive una condizione di relativa serenità con un management totalmente rinnovato, l’ unico punto di contatto tra le due realtà è Massimiliano Allegri».

Prosegue: «Un Allegri che combatte spesso con disorientamenti personali alimentati dai
differenti modi di abitare sul pianeta Juve, ma che trova nel gruppo squadra le motivazioni e le risposte che un allenatore si augura sempre di ricevere. Rabiot e compagni lo seguono con eccezionale disponibilità e una consapevolezza di limiti e qualità che si traduce quasi sempre in risultati positivi. La domanda più seria adesso è: fino a quanto potrà durare? Fino alla fine? Coltivo qualche dubbio e non da oggi. E ancora: fino a quando questa Juve senza mercato riuscirà a conservare solidità difensiva e tenuta mentale? Fino a quando potrà fare a meno dei gol degli attaccanti? Ieri Vlahovic ha sbagliato due rigori in un colpo solo (per carità, bravissimo Di Gregorio)
».

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ultimo aggiornamento: 02-12-2023


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