
Tegola Inter, Chivu con le mani nei capelli: stagione a rischio - Calcioblog.it (screen Youtube)
L’Inter sta ancora facendo i conti con un mercato che stenta a dare segnali decisi, ma per Chivu ci sono anche altri problemi, tali da mettere la stagione a rischio.
Il calendario stringe e il conto alla rovescia verso il 25 agosto è ormai avviato. Quel giorno l’Inter di Cristian Chivu aprirà il proprio campionato ospitando il Torino di Marco Baroni al Meazza, in una sfida che andrà ben oltre i tre punti in palio. Sarà un test cruciale per misurare la tenuta di una squadra ancora in cerca di identità, alle prese con una piazza che non ha ancora pienamente abbracciato il nuovo corso tecnico. Il tecnico rumeno, subentrato con l’obiettivo di dare continuità e freschezza al progetto nerazzurro, si trova a dover affrontare un avvio carico di incognite. Il mercato, fin qui, non ha portato i rinforzi attesi: le trattative imbastite dalla dirigenza non hanno ancora prodotto l’acquisto di quei profili in grado di innalzare il tasso qualitativo della rosa. Il reparto arretrato, in particolare, resta sostanzialmente invariato rispetto alla scorsa stagione, con un’ossatura esperta ma non priva di limiti fisici e di ritmo.
In questo scenario, la pressione aumenta: tifosi e addetti ai lavori si interrogano sulla reale competitività di un’Inter che dovrà affrontare non solo il campionato, ma anche le sfide di Coppa Italia e Champions League. Chivu dovrà dimostrare di saper gestire un gruppo che, pur solido in termini di esperienza, dovrà necessariamente trovare compattezza e brillantezza in tempi brevi. Il debutto con il Torino, squadra organizzata e capace di mettere in difficoltà qualsiasi avversario, rappresenterà un banco di prova per testare la condizione fisica e mentale dei nerazzurri. Se il mercato dovesse sbloccarsi nelle prossime settimane, Marotta e Ausilio potrebbero consegnare a Chivu almeno un paio di rinforzi mirati, ma per ora l’allenatore deve fare i conti con ciò che ha a disposizione. E tra le variabili più insidiose, ce n’è una che pesa come un macigno: la tenuta fisica dell’organico.
Inter, l’ombra degli infortuni e l’età media che preoccupa
Al di là delle questioni di mercato, il dato che più preoccupa la dirigenza nerazzurra riguarda la condizione fisica della rosa. La scorsa stagione, l’Inter ha dovuto fronteggiare un numero record di stop per infortunio: oltre quaranta, distribuiti lungo l’intero arco dell’annata, un dato nettamente superiore a quello registrato nelle precedenti gestioni tecniche. La media età, soprattutto in difesa, resta elevata: un fattore che, unito alla mole di impegni ravvicinati, rischia di aumentare il rischio di nuovi problemi muscolari. Alcuni casi, nella passata stagione, sono stati particolarmente pesanti.

Francesco Acerbi, ad esempio, ha dovuto fermarsi a lungo per un’elongazione al bicipite femorale, rientrando solo dopo quasi tre mesi di assenza. Benjamin Pavard ha subito una distrazione al bicipite femorale della coscia sinistra che lo ha costretto a uno stop di circa tre settimane in un momento cruciale del calendario. Kristjan Asllani, invece, ha dovuto gestire un problema muscolare accusato a inizio stagione che lo ha tenuto fuori dai giochi in più di un’occasione, rallentandone l’inserimento nei meccanismi della squadra. La lezione della scorsa stagione è chiara: senza una gestione oculata delle energie e senza un rafforzamento mirato della rosa, il rischio di rivivere un’annata condizionata dagli infortuni è concreto. Con tre competizioni da affrontare, la condizione atletica e la profondità della panchina saranno fattori determinanti per capire fin dove l’Inter di Chivu potrà arrivare.