La giornata di mercato si era aperta con la tanto attesa fumata bianca dalla Spagna per il trasferimento di Kakà al Milan, a ora di pranzo sembrava tutto fatto quando i rappresentanti del giocatore con a capo Paolillo avevano accettato una riduzione dell’ingaggio del 40%, all’ultimo momento però è arrivato il colpo di scena. A mettere fine improvvisamente ai sogni di Berlusconi e di tutti i tifosi rossoneri ci ha pensato Adriano Galliani che ha annunciato la fine della trattativa con il Real Madrid, problemi dovuti alla diversa fiscalità dei due paesi hanno reso impossibile la conclusione dell’affare. Nella capitale spagnola hanno infatti deciso che non era possibile cedere il giocatore in prestito, un’operazione che avrebbe obbligato la società a mettere in bilancio una perdita di 27 milioni di euro, l’unica via percorribile era quindi quella della cessione, soluzione economicamente non gradita in Via Turati.

Queste le parole dell’amministratore delegato vicario nelle quali traspare anche una certa vena polemica:

È saltata la trattativa, rinunciamo a causa della fiscalità. Kakà ha fatto tutti gli sforzi possibili e immaginabili, ma tutto è saltato per problemi legati alla fiscalità che hanno indotto il Real Madrid a stoppare la trattativa. Quando un Paese paga il 24% e l’altro il 47-48% bisogna chiedersi se è normale. A questo punto, credo che rimarremo come siamo. Del resto, la nostra squadra in 13 giornate ha fatto più punti di tutti.

Se lo stesso Galliani ha escluso a questo punto l’arrivo di rinforzi alla corte di Allegri, ad alimentare le speranze milaniste ci ha pensato Mino Raiola, procuratore di Mario Balotelli, altro obbiettivo di questo mercato invernale. L’italo-olandese, intervistato a Gr Parlamento, prima ha escluso un trasferimento dell’ex interista, salvo però poi lasciare intendere che c’è ancora spazio per riuscire a convincere il City:

Non c’è nessuna trattativa per lui, con nessuna squadra. Né in settimana ci sarà alcun incontro. Al momento ci sono zero possibilità che si muova, il 31 gennaio chissà… Il City vuole 37 milioni? Non ha mai chiesto soldi perché non ha mai messo in vendita il giocatore. Mario è molto tranquillo: ultimamente non escono scandali, non è contento di non giocare ma è sereno.

Insomma Galliani ha ancora una decina di giorni per provare a convincere gli sceicchi a cedere il loro gioiello, sicuramente però non alle cifre di cui si parla. D’altra parte proprio ieri prima della partita contro il Bologna il dirigente aveva fatto capire che avrebbe tentato il colpaccio soltanto se il prezzo del cartellino dell’attaccante fosse calato. In fondo Pazzini con la sua doppietta ha dimostrato che almeno per quest’anno può essere sufficiente, senza dimenticare El Shaarawy che fino ad’ora è stato a dir poco fondamentale per la causa milanista. Se lo stesso Galliani ha detto che tutto sommato l’andamento della squadra delle ultime settimane è soddisfacente allora è quasi sicuro che a questo punto sarà abbastanza improbabile assistere a follie.

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Rassegna stampa 22 gennaio 2013: le prime pagine di Gazzetta, Corriere e Tuttosport