Aleksandar Dragovic, difensore centrale classe 1991 austriaco in forza agli svizzeri del Basilea, è un nome che tutti hanno imparato a conoscere per l’ottima Europa League con il club elvetico e per gli approcci dell’Inter dopo che Branca (primo sponsor del ragazzo in società) aveva anche convinto Mazzarri. Poi è arrivata la Dinamo Kiev, rifiutata dal giocatore nonostante un quinquennale da 2,3 milioni netti a stagione, e soprattutto i primi dubbi circa la cessione di Ranocchia che era stato messo direttamente nella lista dei partenti: per il difensore lanciato da Conte ad Arezzo ed esaltato da Ventura a Bari ci si attendeva qualcosa in più dei 10 milioni offerti da almeno tre squadre, tra le quali il Manchester United.

I piani sono dunque congelati, in attesa di sistemare Chivu e Kuzmamovic e tentare ancora un affondo per Paolo Cannavaro proprio con quel Napoli che ancora non ha scartato l’idea di uno scambio con lo stesso Ranocchia, pallino sia di Bigon che di Benitez. Operazione complicatissima, ma non impossibile. Ma il nodo resta Dragovic che accetterebbe un quadriennale da 1,8 (cioè la promessa fatta a suo tempo dall’Inter) ma intanto il prezzo è lievitato a 9 milioni dopo che inizialmente il Basilea ne aveva chiesti 6,5.

La verità è che è lo stesso Mazzarri a chiedere al club di esitare perché il suo sogno, legato al denaro di Thohir, resta Ivanovic del Chelsea per cui l’Inter sarebbe disposta a mettere sul piatto anche 15 milioni. C’è però Mourinho dall’altra parte, il quale al momento non ci sente. Insomma, alla fine Dragovic lo si potrebbe fare per sfinimento, ma certo è che lo staff tecnico nerazzurro ha messo in cima alla lista dei desideri un centrale difensivo di maggiore esperienza visto che Juan Jesus sta ben impressionando in questa prima fase del ritiro.

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ultimo aggiornamento: 23-07-2013


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