Tre portieri, sei difensori, dieci centrocampisti e cinque attaccanti, più Motta, Bouy e Giandonato, il mercato della Juve si è chiuso ieri sera e Conte si è ritrovato con una rosa di 27 giocatori: di esuberi ce n’erano, a Marotta e Paratici l’onere di piazzarli al meglio, alla fine la dirigenza bianconera ha fatto quel che ha potuto accontentando alcuni e scontentando altri. La grana più grande, dopo l’agonia di Iaquinta degli anni passati e la telenovela Felipe Melo risolta solo quest’anno, riguardava Jorge Martinez, a differenza degli altri due retaggio di questa gestione e non di precedenti: il Malaka, complici timidezza e infortuni, non avevo convinto con Delneri a Torino né al Cesena, al Cluj non ha proprio giocato, un miracolo che il Novara abbia deciso di scommetterci (in prestito) pur con un notevolissimo aiuto da parte dei cugini piemontesi che pagheranno gran parte dell’ingaggio. Il suo contratto con la Vecchia Signora scadrà nel 2014.

Poi c’era Stefano Beltrame, classe ’93, a lungo tirato in ballo nell’affare che avrebbe dovuto portare Nainggolan alla Juve: alla fine è tutto saltato, dunque niente Cagliari e soluzione in extremis al Bari, in prestito; per il baby biellese, buon attaccante, prima esperienza lontano da casa a farsi le ossa nella formativa Serie B. Ma arriviamo a coloro che alla fine sono rimasti a Vinovo. Partiamo da Manuel Giandonato, tre presenze in prima squadra tre anni fa, un cartellino rosso e un grande gol all’Old Trafford in amichevole contro lo United: 23 anni, stagioni in prestito a Lecce, Vicenza e Cesena, negli ultimi giorni si parlava dell’ennesimo dirottamento temporaneo al Lanciano della sua vecchia conoscenza mister Baroni. Non se n’è fatto nulla, così ha deciso di rescindere una volta per tutte il contratto e ora, da svincolato, spera in chiamate da Spagna e Inghilterra.

Capitolo Marco Motta. In pre-campionato ha giocato e segnato, non è un mistero però che non rientri minimamente nei piani di mister Conte. Eppure con il terzino lombardo, rientrato alla base dopo i prestiti a Catania e Bologna (e con un contratto in essere fino al 2016) l’impressione è che non si arriverà a un’esclusione definitiva come successo per Iaquinta negli anni passati; d’altra parte non ha rifiutato niente né ha puntato i piedi, semplicemente non sono arrivate offerte congrue: così ora si continuerà ad allenare a Vinovo coi compagni in attesa di gennaio, o dovrà sperare in offerte da Romania, Turchia ed Emirati Arabi, luoghi in cui il mercato – ancora per poco – è tuttora aperto. Chiudiamo con Ouasim Bouy, talento olandese del ’93 che l’anno scorso a Brescia fece 5 assist e un gol in 17 presenze, tutte da titolare prima di un infortunio a inizio febbraio: per lui si prospetta la promozione in prima squadra, sarà il Marrone degli anni passati, in Corso Galileo Ferraris ci puntano tantissimo.

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Rassegna stampa 3 settembre 2013: prime pagine di Gazzetta, Corriere e Tuttosport

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