Il mercato argentino affascina la Juventus, e poco c’entra in questo caso il fattore Tevez. Certo però è che loro, come gli uruguaiani, hanno una certa tradizione a Torino, una capacità di adattamento e un’affinità mentale che per qualche misterioso motivo non hanno per esempio i brasiliani (la storia insegna, recente e non). Quindi non stupisce che in queste settimane i radar degli scout bianconeri siano tutti concentrati nella terra di Leo Messi e Maradona, ma anche di gente come Sivori, Riquelme, Batistuta, Crespo, Simeone e Veron. Ma anche del “sanguemisto” David Trezeguet.

Ci sono già alcuni nomi scritti, ed è da lì che la Juventus vuole partire per valutare con attenzione: Sanchez Mino e Paredes del Boca, più un paio di giovanissimi talenti della nazionale Under-17 che posseggono già il doppio passaporto e quel Angel Correa del San Lorenzo, classe 1995, attaccante centrale di fantasia un po’ Tevez e un po’ il primissimo Saviola. Fra i tre nomi fatti, c’è una cosa davvero singolare in comune: costano tutti all’incirca 3 milioni di euro di cartellino.

I primi due, Mino e Paredes, sono due esterni, il primo difensivo (può giocare anche mediano di ragionamento ma la qualità non è eccelsa) e mancino, il secondo offensivo e destro, ‘star’ annunciata ancora non esplosa. Rispettivamente classe 1990 e 1994, si tratta di profili che in realtà Paratici segue da più di sei mesi. Correa è un discorso a parte, una scommessa forse, ma dal San Lorenzo (la squadra per cui tifa Papa Francesco) o lo prendi oggi o non lo prendi più perché le big argentine si sono già mosse. E il prezzo sarà soltanto destinato a salire…

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