Dopo l’acquisto di Honda il Milan continua a rafforzare la squadra, per offrire al nuovo allenatore Seedorf gli uomini adatti ad affrontare il girone di ritorno nel migliore dei modi, sperando di riuscire nella clamorosa rimonta già andata in porto dodici mesi fa. Sbarcherà stasera a Milano il ghanese Michael Essien, centrocampista proveniente da Chelsea, i rossoneri lo hanno acquistato a parametro zero e gli offriranno un contratto con scadenza giugno 2015, la stessa data che era segnata su quello che aveva firmato con i Blues. Mourinho si era detto più che felice di trattenerlo, allo stesso tempo però si era mostrato disponibile a lasciarlo partire per una squadra dove avrebbe trovato più spazio in vista dei futuri mondiali.

A 31 anni compiuti da poco, è nato il 3 dicembre del 1982, il Bisonte ha tanta voglia di rimettersi in discussione e tornare ad essere uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, dopo alcune stagioni non al massimo a causa anche di alcuni infortuni che lo hanno tenuto a lungo fermo ai box. Essien inizia a giocare in patria con i Liberty Professionals, nel 2000 sbarca in Europa per vestire la maglia dei corsi del Bastia. È giovanissimo e nella sua prima stagione fa fatica a trovare con costanza una maglia da titolare, resterà sull’isola tre anni e nell’ultimo di questi risulterà decisivo per la sorprendente qualificazione del Bastia in Coppa Uefa. Si accorge di lui il Lione che nell’estate del 2003 lo acquista per 7,8 milioni di euro, superando la concorrenza del Paris Saint-Germain, con loro vincerà due campionati di fila poi la chiamata di Mourinho al Chelsea.

Per portarlo a Stamford Bridge Roman Abramovich firma un assegno da 24,4 milioni di sterline, segno evidente di come nel frattempo Essien sia diventato un top del calcio internazionale. Nella sua prima stagione a Londra vince il campionato e l’estate successiva disputa un ottimo mondiale con il suo Ghana in Germania, nella stagione successiva la Coppa di Lega ed è il terzo miglior africano, dietro solo a due fenomeni assoluti come Eto’o e Drogba. In questi anni è regolarmente tra i candidati alla vittoria del Pallone d’Oro e del Fifa World Player of the Year. Ma nel pieno della sua maturità arriva il primo infortunio serio: il 5 settembre 2008, un paio di mesi dopo aver prolungato il suo contratto con il Chelsea fino al 2013, si procura la rottura del crociato anteriore. Tornerà in campo solo nel marzo 2009, riuscendo comunque a vincere l’FA Cup.

Gli infortuni però continuano a perseguitarlo, nel 2010 per i problemi al ginocchio è costretto a rinunciare alla Coppa d’Africa, ma soprattutto ai Mondiali, i primi ospitati da una paese africano. Dopo una stagione passata senza particolari intoppi di natura fisica, nell’estate del 2011, durante il precampionato, il suo ginocchio fa ancora crack. Una nuova operazione, una nuova fase di recupero, tornerà in campo soltanto nel gennaio dell’anno successivo. La scorsa estate riceve la chiamata dal Real Madrid, dove ritrova Mourinho che definisce “un padre”, non è una stagione esaltante, soltanto due i gol messi a segno. A fine anno finisce il prestito e con lo Special One torna all’ovile, a Londra, dove ha raccolto le migliori soddisfazioni della sua carriera.

In questa stagione non ha trovato tanto spazio, soltanto cinque le presenze in campionato per lui, poche per uno che vuole a tutti i costi conquistare una convocazione per i Mondiali brasiliani. Da qui la scelta di cambiare aria, di trovare una squadra che gli permetta di mettersi in mostra e di dimostrare che a 31 anni ha ancora tanto da dare al calcio. Se lo augura anche il Milan che di un Essien al meglio ne ha bisogno eccome, se lo augura Seedorf che è appena all’inizio di quello che si preannuncia come una lavoro complicatissimo.

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ultimo aggiornamento: 24-01-2014


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