Juan Manuel Iturbe Arevalos, gioiello paraguaiano naturalizzato argentino, nato a Buenos Aires nel 1993 (coetaneo di Pogba), è ormai in mano al Verona che, forse un po’ a sorpresa, ha esercitato il diritto di riscatto in suo favore (o sfavore, a seconda dei punti di vista) pagando 15 milioni di euro al Porto. Insomma, il club scaligero si espone probabilmente per fare da “transizione” a un trasferimento successivo ancora più importante ed economicamente vantaggioso.

Difficile infatti che il talento, messosi in mostra alle spalle di Luca Toni in questo campionato, resti in gialloblu. Più serio e logico pensare a una promessa dietro le quinte, che in molti indicano essere la Roma degli americani, che quindi dovrebbe esporsi per almeno 20 milioni di euro.

La soluzione giallorossa non è però così scontata, anzi. Prima di tutto perché la Roma per fare un’operazione del genere dovrebbe vendere almeno uno tra Gervinho e Destro, oppure assecondare il PSG per Pjanic (nonostante il rinnovo, ricordate quando Nedved lasciò la Lazio?) oppure ancora pescare in giro per l’Europa un’offerta folle per Ljajic. Finanziariamente non ci sono le condizioni, anche perché Sabatini ha priorità altrove; esterni di fascia e centravanti prima di tutto.

Dalla Spagna, comunque, suonano sirene mica di poco conto: Real Madrid e Valencia stanno corteggiando Iturbe. Addirittura c’è chi parla di una prima offerta giunta al Verona nel mese di aprile, probabilmente da parte delle merengues, con il Valencia che adesso potrebbe rilanciare con i fondi del nuovo magnate Peter Lim che ha rilevato oltre il 60% delle quote societarie. La partita quindi non è così scontata, se non per Mandorlini che Iturbe se l’è già tolto dalla testa.

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