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La serata di Lisbona potrebbe restare l’ultimo ricordo bello di una vita spesa a vestire la maglia del Real Madrid, questa la situazione di Iker Casillas, bandiera e leggenda del club più titolato di Spagna. Il portiere in tutta la sua carriera non ha indossato nessuna altra maglia, fatta eccezione per quella della nazionale spagnola. È entrato nelle giovanili del club all’età di nove anni e dal 1999, quando aveva appena 18 anni, è titolare in prima squadra. Quello che in gergo si definisce un predestinato, eppure le cose nelle ultime due stagioni non sono andate così bene come sembra, da cui la crisi di coscienza che gli sta facendo valutare la possibilità di un addio che sarebbe a dir poco inaspettato.

Dallo scorso anno, quando alla guida tecnica c’era José Mourinho, Casillas non è più titolare in campionato, il portoghese gli preferiva Diego Lopez e le cose non sono cambiate con l’arrivo di Carlo Ancelotti. Alla fine si era arrivati ad una sorta di gentlemen’s agreement, in pratica Iker si è dovuto accontentare di difendere la porta madridista nelle coppe, compresa la Champions League. In pratica quest’anno tutto quello che il Real ha vinto, Coppa del Re e Champions, lo ha fatto con il suo numero uno tra i pali, ma a quanto pare è di scarsa consolazione per il diretto interessato. Secondo quanto scritto oggi da Mundo Deportivo, giornale storicamente più vicino al Barcellona, il portiere sarebbe stanco di questa forzata discontinuità e sarebbe pronto a prendere in considerazione l’idea di un trasferimento.

Sulla questione è intervenuto anche Florentino Perez che di fronte alle domande sul possibile addio del portiere ha glissato prima per poi concludere con una battuta: “Iker è un patrimonio del Madrid. Non dico che non se ne possa andare, ma non lo vedo facile. E poi la concorrenza tra Casillas e Diego Lopez è positiva per noi”. Parole che non faranno piacere al dubbio portiere. C’è infine un precedente che fa capire come quando le cose non vanno bene a volte è meglio che le strade si dividano. La stessa decisione la prese infatti Raul, l’attaccante quando si ritrovò con sempre spazio fece le valigie e volò in Germania, destinazione Schalke 04, riuscendo a dimostrare anche lì di avere ancora qualcosa da dire.

Durante la finale contro l’Atletico un suo errore stava per costare carissimo, a salvarlo ci ha pensato Sergio Ramos con la sua incornata, la riconoscenza nei confronti del compagno è stata resa palese dal famoso bacio. Casillas è considerato ancora oggi uno dei migliori portieri al mondo, ma il suo è un ruolo delicato e per rendere al meglio ha bisogno di giocare con continuità tutte le settimane, al Real ormai è assodato che questa sicurezza non possono garantirgliela. Il Mondiale, che paradossalmente giocherà da titolare, sarà una buona vetrina per lui per trovare un club di prima fascia dove accasarsi.

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ultimo aggiornamento: 29-05-2014


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