E’ ufficialmente iniziata la nuova stagione sportiva del Napoli. Oggi dal ritiro di Dimaro ha parlato per la prima volta Rafa Benitez, che ha l’obiettivo di migliorare il risultato sportivo dell’anno passato. L’estate scorsa il tecnico spagnolo aveva promesso ai tifosi grande impegno per inserirsi nella lotta Scudetto, ma la stagione non è andata esattamente secondo i piani. Il suo Napoli a dire il vero ha anche ottenuto risultati discreti, piazzandosi al terzo posto alle spalle della Juventus dei record e della straordinaria Roma di Garcia.

Nonostante qualche difficoltà di troppo in difesa, gli azzurri hanno conquistato gli stessi punti (78), che permisero a Mazzarri due anni fa di festeggiare la qualificazione diretta ai gironi di Champions League. L’annata di Juventus e Roma ha un po’ offuscato il risultato del Napoli che, anche se dovrà partecipare ai play-off di Champions, ha comunque compiuto qualche passo in avanti rispetto alle stagioni sotto la guida di Mazzarri.

Tanto per iniziare Benitez ha già conquistato una Coppa Italia, obiettivo che il suo predecessore centrò solo al terzo anno, ma ha anche avviato una rivoluzione tecnica e tattica della rosa, molto cambiata da un anno all’altro. Anche se a Torino non c’è più Conte, Benitez è comunque convinto che la Juventus resti la squadra da battere anche sotto la guida di Massimiliano Allegri:

“Ho sentito, ma io penso alla mia squadra. La rosa della Juventus è sempre stata la più forte e lo sarà ancora. Non cambia molto, non credo che siamo diventati i favoriti. Allegri è un tecnico forte come Conte, vediamo che succede ma il livello sarà sempre alto… Siamo competitivi, ma poi dipende anche dagli avversari. Serve la rosa, non solo la squadra, per avere continuità e provare a vincere. Non è semplice muoversi se hai già tanti elementi in quel ruolo”.

Il Napoli ha molti giocatori ancora in vacanza dopo la conclusione dei Mondiali. Gran parte della rosa si aggregherà alla spicciolata:

“Non è facile gestire, ho già avuto esperienze in altri club due-tre volte, ci sono giocatori che arriveranno 24, 27 e 4. Dipende dalla mentalità di ognuno, ad esempio Lorenzo è arrivato qualche giorno prima e questo è positivo. Chi è arrivato più tardi difficilmente potrà essere al 100%. Per questo la rosa sarà importante, ma forse Higuain e Fernandez all’80% possono bastare, vedremo”.

Sul fronte Mercato non c’è fretta. Koulibaly e Michu sono già arrivati e comunque rappresentano un upgrade rispetto allo scorso anno. Il primo obiettivo è adesso migliorare il centrocampo:

“Uno dovrà essere più difensivo ed uno più offensivo, ma abbiamo questi giocatori come Behrami che va al contrasto, Dzemaili che si inserisce, Inler che calcia corto o lungo, Jorginho che ha qualità e Radosevic che ha intensità. Sì, cerchiamo qualcuno che possa aiutarli, che capisca il gioco, se fare il regista, se darla di prima o difendere. Contratto? Io sono concentrato sul lavoro… Le altre si stanno rinforzando? Stiamo facendo il mercato che possiamo e dobbiamo fare. Manca ancora tanto, ma come ho detto prima stiamo all’inizio e tutto può cambiare. La classifica dell’anno scorso dice che la Juventus è la più forte, poi la Roma e noi il Napoli. Se c’è un acquisto spettacolare e poi si fa male o non gioca, è più forte o no? Noi puntiamo sul dividere i gol e non averne uno da trenta gol…”.

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