Mattia Destro è un classe 1991, di un anno più giovane di Mario Balottelli, centravanti nato e cresciuto per il gol ma con un buon senso della manovra. Insomma, il tipico numero nove all’italiana e a Roma hanno iniziato ad accorgersene soltanto dopo un anno e dopo che gli esprimenti di Zeman per trasformarlo in un’ala d’attacco sono naufragati sotto gli occhi di tutti.

Ebbene, Destro e Balotelli potrebbero ritrovarsi ancora in Inghilterra dopo che anche il Wolfsburg ci ha provato seriamente per la punta nata ad Ascoli Piceno, figlio d’arte, erede genetico ma non di ruolo di Flavio Destro, terzino alla Claudio Gentile che fu anche colonna e capitano appunto dell’Ascoli del presidente Costantino Rozzi durante i mai dimenticati anni ’80. Dietro a questo robusto interesse del Chelsea c’è un certo Josè Mourinho, uno che li allenava entrambi contemporaneamente alla Pinetina quando erano la coppia d’attacco della Primavera nerazzurra.

All’Inter tutti spinsero per Balotelli, era logico, era “pronto”, sfacciato anche in allenamento, faceva vedere grandi cose e si sentiva secondo soltanto a Ibrahimovic. Mourinho capì il talento potenziale, ma con l’altro occhio guardava Destro, più mite, quasi intimidito, ma macchina da gol nelle giovanili fin dai tempi della categoria Giovanissimi.

Destro piaceva allo Special One. Ne parlava spesso con Beppe Baresi. Sapeva che l’avrebbe seguito anche a distanza. Aveva di fatto previsto per lui un percorso di crescita passato soprattutto dalla stagione a Siena con Sannino e dall’anno magico agli ordini di Garcia. Mou ci pensa davvero dopo l’infortunio occorso a Drogba. Anche perché in Fernando Torres non crede più, non ha “fame”, e Destro varrebbe bene un goloso appetito…

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

ultimo aggiornamento: 24-08-2014


Roma, tutto dipende da Benatia: accordo con Manolas e pista Coates

Angel Di Maria al Manchester United per 70 milioni, che colpo per i Red Devils