
Non tutti i mali vengono per nuocere: il mancato approdo di Romelu Lukaku all’Inter fa respirare le casse dei nerazzurri
L’Inter ha deciso: definitivamente abbandonata la pista Romelu Lukaku. Il belga ha rotto con i nerazzurri (e flirtato con la Juventus), e non tornerà a Milano l’anno prossimo. Delusione dei tifosi a parte, è il caso di dire che non tutti i mali vengono per nuocere. Il mancato arrivo del centravanti fa respirare le casse societarie della beneamata. Calcio e Finanza fa il punto sul bilancio.
Nel dettaglio si legge: «Dal bilancio chiuso al 30 giugno 2022 sono emerse le cifre ufficiali dell’accordo con il Chelsea per la passata stagione: il dato era presente nei “ratei e risconti attivi”. In particolare, sul documento si legge che «i risconti per acquisizione temporanea calciatori si riferiscono all’acquisto temporaneo in prestito per la stagione sportiva 2022/2023 del calciatore Romelu Lukaku, in virtù del contratto stipulato con il Chelsea F.C. a decorrere dal 29 giugno 2022». La cifra ammonta a 7,860 milioni di euro. Poco meno di otto milioni, dunque, per finalizzare il prestito del centravanti.
A questa cifra si somma ovviamente lo stipendio di Lukaku (dato che non è di pubblico dominio), che essendo tornato entro il 30 giugno del 2022 ha consentito al club nerazzurro di sfruttare le agevolazioni fiscali previste dal Decreto Crescita. Secondo indiscrezioni della stampa sportiva italiana, il belga ha percepito 8,5 milioni di euro netti per la stagione 2022/23 (che al lordo si traducono in oltre 11,1 milioni di euro). Sommando la cifra spesa per il prestito a quella per lo stipendio, ne ricaviamo che il costo di Lukaku per l’Inter per la stagione 2022/23 è stato pari a 19 milioni di euro circa. Valore che ora i nerazzurri, di fatto, potranno “sfruttare” per un nuovo attaccante».
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